“L’Organo, un’orchestra!”: si intitola così il concerto di giovedì 5 ottobre che apre la rassegna d’autunno della Fondazione Varrone all’ex Chiesa di Largo San Giorgio. Primo ospite sarà Piergiovanni Domenighini. In programma, accanto ai canonici Bach e Vivaldi anche un movimento della Quinta sinfonia di Beethoven e l’ouverture de La Gazza ladra di Rossini, in trasposizioni dello stesso Domenighini. Bresciano della Vallecamonica, classe 1992, dal 2020 organista della Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco di Assisi, Domenighini ha iniziato lo studio del pianoforte a 4 anni, per poi diplomarsi in Organo e composizione organistica. Alla partecipazione da solista in progetti musicali legati a Mendelssohon e a Reger ha unito la collaborazione con varie formazioni orchestrali, cameristiche e corali dell’area umbro-laziale e delle Marche. All’attività concertistica unisce quella di ricercatore nei campi della Fisica tecnica e delle Energie rinnovabili all’Università di Perugia.
“In fondo l’energia è suono e il suono è energia”, dice Domenighini. E l’organo – per il suo assetto e le sue caratteristiche – può davvero generare l’energia non di un solo strumento ma di un’intera orchestra. L’appuntamento è giovedì alle 18 all’ex Chiesa di Largo San Giorgio. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Foto: Fondazione Varrone ©