“La Giunta regionale del Lazio ha a cuore il rilancio delle aree interne, delle zone montane e delle isole. Abbiamo provveduto nell’ultima Giunta, con una proposta condivisa con l’assessore al Bilancio Giancarlo Righini, ad approvare i bilanci consuntivi di liquidazione delle ventidue Comunità montane del Lazio e della Comunità Arcipelago delle Isole Pontine, passo che ci permetterà di avviare una nuova fase e operare un riordino dell’assetto degli Enti locali del territorio”. Così Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti Locali della Regione Lazio.
“Spiace che Uncem Lazio critichi in modo preventivo la riforma prima ancora che essa venga scritta. Con l’Unione delle Comunità montane condividiamo, però, lo stesso obiettivo, quello di portare più risorse, più fondi europei, più servizi per frenare lo spopolamento e migliorare la qualità di vita dei cittadini. Sono certa che su questo troveremo un terreno di confronto proficuo con i sindaci che vivono in prima persona queste realtà” conclude.
In risposta alla Regione e all’assessore Luisa Regimenti il presidente UNCEM Achille Bellucci:
“Gentilissima Assessore, ho letto con interesse la sua risposta ai nostri comunicati sul Ricorso alla delibera da Lei proposta alla Giunta Regionale, e perlomeno gli accenti espressi sono condivisibili, in quanto entrambi gli interessi tutelati dalla Regione Lazio e dall’Uncem Lazio, sono meritevoli di attenzione e soprattutto di convergenza, sintonia ed accordo. Il nostro ricorso tutela non solo i territori montani ma anche il ruolo e l’azione della Regione, in quanto abbiamo alle spalle una ventennale storia che Lei, per ovvie ragioni, non ha vissuto e che mi creda pensavamo di aver lasciato alle spalle. Il suo provvedimento che rilancia la legge n°17/16, è stato analizzato negli anni e vagliato in decine di riunioni nelle 23 Comunità Montane, e con gran parte dei 248 Sindaci dei Comuni Montani: ebbene il territorio ha espresso un secco rifiuto all’applicazione dell’art.32 del Tuel, che crea le Unioni di Comuni Montani su base volontaria, la fusione fatta a tavolino di alcune Comunità Montane con una nuova perimetrazione, e la continua diminuizione di risorse preziose per territori fragili ed in spopolamento.
Tutto ciò è nella sua deliberazione, accanto ad illegittimità palesi come quella dell’approvazione di un bilancio di liquidazione che non esiste, e delle revoche dei Commissari straordinari. Sono 7 anni che quel provvedimento, la legge 17/16, si è impantanato in Consiglio ed ogni anno è stato oggetto di modifiche ed integrazioni che ne hanno complicato l’iterattuativo, credo sino alla sua inapplicabilità. Valuti il rischio di un caos amministrativo che così si produrrà sul territorio ed impegnerà tempo e risorse amministrative preziose anche della Regione. Facciamo insieme una nuova legge ai sensi del TUEL ed applichiamo finalmente l’art.44 della Costituzione a tutela delle zone montane; ancora siamo in tempo”.
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