Ponte del Diavolo, firmato il protocollo tra Università Agraria e Sapienza

L’atteso Protocollo di Intesa tra Università Agraria e l’ Università “La Sapienza” di Roma (Dipartimento Scienze dell’Antichità, Cattedra di Topografia) è stato firmato in occasione del convegno sul tema “Il sito archeologico di Ponte del Diavolo tra vecchi dati e nuovi aggiornamenti” che si tenuto a Ponticelli Sabino, frazione del Comune di Scandriglia, il 15 settembre scorso, nell’ambito del Progetto denominato “ Ponticelli Sabino e la valorizzazione dei siti di interesse archeologico dell’Antica Via del Sale” , realizzato dalla locale Università Agraria e co- finanziato dal Consiglio Regionale del Lazio (rappresentato sul posto dalla Consigliera Regionale Eleonora Berni).

Un iter burocratico necessario ad una ricerca più sistematica e di area che porterà alla realizzazione di una Carta archeologica, strumento cruciale per la messa in sicurezza delle aree archeologiche della zona e di conseguenza per una loro valorizzazione turistica, così come ricordato dai relatori presenti, Francesca Lezzi (Museo Civico di Rieti), Carlo Virili (Sapienza Università di Roma), Alessandro Jaia (Sapienza Università di Roma). Le ricerche archeologiche di superficie, che verranno effettuate con l’autorizzazione e il controllo della Soprintendenza ABAP Roma Met- Rieti , come evidenziato dalla Dott.ssa Licordari durante il sopralluogo al Ponte del Diavolo, nella mattinata del 15 settembre, saranno realizzate nel corso del 2024. Durante il Convegno è stato presentato in anteprima nazionale dal Professor Jaia, Archeologo di fama mondiale, il rilievo fotogrammetrico del Ponte del Diavolo, realizzato con l’ausilio di moderne tecnologie dalla Cattedra di Topografia Antica del Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza – Università di Roma, quali ad esempio droni e macchine termiche al fine di rilevare eventuali danni provocati dalla umidità. Gli interventi dei Relatori hanno contribuito a fornire un quadro storico altamente dettagliato relativo non solo al territorio di Ponticelli Sabino, ma a un’area più vasta che oggi comprende Scandriglia, Poggio Moiano,Frasso e Monteleone, dall’età del bronzo all’età romana. “Un’area ricca di presenze archeologiche che finalmente potrà essere valorizzata, anche grazie ad una mobilitazione congiunta e sinergica e all’ acquisizione di consapevolezza da parte della comunità interessate, attraverso una rete sinergica tecnica e funzionale”, così come evidenziato negli interventi del Presidente dell’ Università Agraria di Ponticelli Sabino Valter Petresca, e dei Sindaci che hanno preso la parola durante l’evento, Lorenzo Ferrante ( Scandriglia), Fabrizio Crescenti ( Monteleone Sabino), Quirino Bonaventura ( Frasso Sabino ) . da sinistra i professori e relatori Alessandro Jaia, Carlo Virili, Francesca Lezzi.

Foto: Università Agraria ©

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