Affluenza oltre le attese all’incontro di presentazione del Forum dell’Indipendenza Nazionale, che si è tenuta mercoledì 20 settembre all’Hotel Serena a Rieti.
Tante persone, di differente estrazione culturale, hanno ascoltato Gianni Alemanno illustrare il manifesto di Orvieto, e indicare il percorso del nuovo movimento, che proprio dall’incontro svoltosi a luglio in Umbria ha preso le mosse.
Crisi del sistema liberale, cambiamento in senso multipolare degli assetti del mondo, crisi profonda dalla leadership americana, impongono scelte chiare ed importanti; tornare a rivendicare l’indipendenza nazionale e la sovranità popolare, recuperando la centralità dello Stato e dell’interesse comunitario sono la strada per muoversi nella profonda crisi che sta attraversando l’occidente.
Il nuovo movimento nasce come esperienza plurale, esaltando la partecipazione attiva di tutti coloro che si ritroveranno nei punti del manifesto di Orvieto, ed anche la scelta di costituire o meno un nuovo partito dipenderà dalla volontà e dalla determinazione di quanti oggi aderiscono.
Non un nuovo movimento personale, non l’ennesimo partito il cui fine principale e la soddisfazione delle ambizioni individuali di qualche leader in cerca di visibilità, ma una comunità politica in cui le differenti storie di origine diano vita ad una sintesi virtuosa in grado di costruire un nuovo modello sociale, alternativo a quello dominante.
Gianni Alemanno, nel sottolineare come molte delle promesse elettorali dell’attuale governo, che avevano creato grandi aspettative di cambiamento, siano state tradite, ha ribadito che la politica deve tornare a mantenere quanto promette, tornando a porre al centro un progetto politico chiaro, espressione di uno studio approfondito, evitando di agire guidati dalla necessità di compiacere gli interessi delle strutture sovranazionali, fortemente influenzate dalle élite finanziarie.
Ad ottobre il movimento lancerà una grande mobilitazione sulla crisi migratoria, con lo slogan “BLOCCHIAMO LE PARTENZE”, nella convinzione che il modo di arginare l’invasione che stiamo subendo sia legata alla capacità di bloccare i clandestini in Africa, attraverso missioni direttamente sulle coste degli stati da cui partono, poiché una volta in mare diventa praticamente impossibile fermare i disperati che giungono in Italia.
Nel corso dell’incontro ha portato il suo saluto il Sindaco Daniele Sinibaldi, che ha salutato con piacere il crescere di un dibattito in senso costruttivo in città come in Italia, concordando sulla necessità di un ritorno ad una politica partecipata e in grado di coinvolgere più attori possibili.
L’incontro introdotto da Chicco Costini, portavoce di Area Rieti e moderato dalla dirigente del forum Roberta Oddi, ha visto l’intervento del maestro Gianfranco Gentetsu Tiberti, responsabile del Tempio Zen Italia Gorinkai di passo corese.