“Nel comune di Accumoli è in corso da tempo un pesante intervento a danno del torrente Pescara per la realizzazione un “mini” impianto idroelettrico che mira a deviare fino a 150 litri d’acqua al secondo, una quantità che non risulta in linea con le portate naturali del torrente. Il Pescara, da sempre utilizzato esclusivamente per irrigazione e/o abbeveramento del bestiame, offre portate istantanee piuttosto stabili di massimo 100-120 litri/secondo, decisamente incompatibili con i prelievi autorizzati dalla Regione Lazio nel 2018”: lo scrivono Lipu, Mountain Wilderness, Salviamo l’Orso e Wwf.
“La ditta proponente effettuò le misurazioni di portata nel 2014, anno in cui in Italia si registrarono precipitazioni diffusamente ben sopra la norma (fino a +50%) e un’estate piuttosto fresca e piovosa. Ciò spiegherebbe come sia possibile che, soprattutto nei mesi invernali, la documentazione tecnica parli di portate naturali anche di 600 litri/secondo, una quantità d’acqua sovrastimata di almeno 3-4 volte rispetto alle condizioni attuali, caratterizzate da siccità e ondate di calore a causa del cambiamento climatico. Si teme che l’impianto possa già nel breve termine essere costretto ad operare a regime ridotto o restare fermo per diversi mesi l’anno per mancanza d’acqua, causando così un forte impatto ambientale senza nessun ritorno reale neppure in termini di produzione energetica. Il progetto prevede la deviazione del torrente per ben 1.6 km della sua lunghezza totale di soli 3 km, garantendo per il tratto prosciugato un deflusso minimo vitale di appena 32 litri/secondo” dicono gli ambientalisti.
“Il Pescara ospita stabilmente il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), specie in via di estinzione, nonché protetta da legislazione regionale ed europea. Le leggi in vigore tutelano sia il crostaceo in sé sia il suo habitat che non può essere alterato in alcun modo, ma la Regione Lazio e il Comune di Accumoli ne hanno ignorato completamente la presenza in fase di approvazione del progetto. Del resto secondo la ditta proponente l’area non avrebbe interesse naturalistico tanto che nelle relazioni tecniche presentate dalla ditta in merito alla fauna si legge: “Non si è fatto riferimento a mammiferi, anfibi e rettili data la contestualizzazione degli impianti presso siti di valenza ambientale non rilevante”. Il Pescara rappresenta invece un ormai rarissimo caso di torrente montano sito al di sotto dei 1000 metri di quota che ha mantenuto uno stato naturale. È infatti interamente collocato tra pascoli e boschi, in un contesto del tutto privo di antropizzazione, tanto che la sua acqua risulta potabile. La presenza del gambero di fiume, del resto, è un indicatore biologico di estrema salubrità ambientale. Ad agosto 2022, le associazioni WWF Lazio, LIPU Lazio, Mountain Wilderness e Salviamo l’Orso inviarono una diffida a Regione e Comune elencando tutte le criticità del progetto. A settembre dello stesso anno, la Regione rispose invitando ARPA Lazio “ad eseguire eventuali attività tecniche di competenza”. Nonostante ciò, a fine novembre 2022, la ditta esecutrice aprì il cantiere e iniziò i lavori dell’opera di presa, al momento ancora in fase di esecuzione. Un gruppo di cittadini del posto ha inviato due esposti a Procura di Rieti, Regione, Comune e Carabinieri Forestali di Cittareale, a novembre 2022 e a febbraio 2023, evidenziando le irregolarità già esposte nella diffida delle Associazioni. Inoltre, dal confronto tra il progetto e il luogo di realizzazione dell’intervento, sembrerebbe che la ditta stia realizzando l’opera di presa in un sito parzialmente errato, dato che la stessa risulta traslata di almeno 10-12 metri rispetto al progetto ufficiale, collocandosi a monte di un guado, piuttosto che a valle”.
“Nei mesi scorsi, risulta che i Carabinieri Forestali abbiano eseguito, per ordine della Procura, alcuni sopralluoghi, anche in collaborazione con l’Ufficio tecnico del Comune di Accumoli, ma, da quanto si apprende, le indagini sono ancora in corso e non se ne conoscono dettagli o il possibile esito. Come più volte ribadito, le Associazioni non sono contrarie alla realizzazione di impianti idroelettrici. Lo sviluppo delle fonti energetiche alternative è una necessità non più rinviabile, ma gli interventi devono essere accompagnati da studi approfonditi al fine di verificare la correttezza delle localizzazioni e, nel concreto, l’impatto che si avrà sul territorio e sugli ambienti naturali. La pianificazione di questo tipo di impianti è fondamentale e deve tenere conto della specificità del territorio naturale su cui insisteranno. Il proliferare di nuovi impianti non può essere lasciato alle esigenze dei proponenti, ma deve tenere conto della necessità di garantire portate sufficienti che non compromettano gli ecosistemi fluviali, oltretutto per determinare apporti energetici veramente limitati. Per la tutela di questo torrente è anche nato un Gruppo Facebook “No all’Idroelettrico sul Pescara” ed è stata lanciata una petizione on line (QUI)” concludono.
Foto: Salviamo l’Orso ©