Prime reazioni al comunicato shock diffuso dal consigliere FdI Paolo Dionisi (leggi) di Cantalice. “In riferimento al comunicato stampa del consigliere di minoranza del Comune di Cantalice ci tengo a fare alcune precisazioni: la comunità LGBT+ (la cui bandiera non è uguale a quella della pace!) ama, ovviamente, tutto ciò che rappresenta la pace, in piena sintonia con quanto d’altronde sancito anche dalla Costituzione Italiana (Art. 11: «L’Italia ripudia la guerra […] come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente […] alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni»)”: lo scrive Arcigay Rieti con il presidente Domenico Di Cesare.
“Testo che dovrebbe fungere da costante faro nel giudizio e nell’operato di chi fa politica. Leggo quindi con piacere che un amministratore pubblico del Comune di Cantalice avverte il bisogno di fare sapere di non avere nulla contro la comunità omosessuale locale (excusatio non petita, accusatio manifesta?) che, sostiene (non si sa bene in base a quali dati scientificamente affidabili) essere assente (da Cantalice). Qualora comunque l’amministratore di Cantalice, non eccessivamente esperto in bandiere, sia punto da vaghezza di vedere con i suoi occhi da quali colori è composta la bandiera della comunità LGBT+, può vederli rappresentati anche in una panchina che il vicino Comune di Poggio Bustone ospita da due anni nel centro storico del paese e al quale va, ancora una volta, il ringraziamento di Arcigay Rieti LGBT+” conclude Domenico di Cesare, Presidente di Arcigay Rieti LGBT+.
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