Si è concluso il viaggio in Terra Santa di una delegazione del paese del primo presepe, che con Assisi ha firmato a Betlemme tre importanti documenti, per la pace, la fratellanza e la condivisione.
Tre giorni in Terra Santa per una delegazione grecciana composta dal sindaco Emiliano Fabi, dal vicepresidente del Comitato Gemellaggi Alessio Valloni, dalla componente Maurizia Liorni, dal segretario comunale Marco Matteocci, dalla delegata Caritas, Antonella Liorni, e da Giancarlo Liorni per l’associazione “La Cappelletta”.
L’occasione è stata quella della firma di tre importanti documenti siglati da Greccio, Betlemme e Assisi, per mano dei rispettivi sindaci Fabi, Hanna Hanania e Stefania Proietti, alla presenza di padre Ibrahim Faltas, vicario della custodia di Terra Santa, e di Alessandro Tutino, vice console generale d’Italia a Gerusalemme.
Una tre giorni frutto della rinnovata amicizia fra Greccio e Assisi, siglata per mezzo di una “storica” dichiarazione di pace nell’anno dell’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe, e un rinnovato incontro con la municipalità di Betlemme, con la quale era stato rinsaldato il gemellaggio trentennale lo scorso 4 ottobre, giorno della solennità di San Francesco.
Le delegazioni ufficiali dei due comuni italiani sono state accolte dall’amministrazione di Betlemme per la sigla di una dichiarazione di pace congiunta, come «convinta adesione ai principi e ai valori espressi sia dalla Natività di Gesù, dove si coniugano in modo mirabile umiltà e grandezza, debolezza e forza, e in cui sono rappresentati gli ultimi e i più deboli, sia nell’opera di San Francesco che manifestò un’attenzione particolare verso la creazione di Dio e verso i più poveri e abbandonati».
Le tre comunità hanno inteso dare «segnali di solidarietà e fratellanza, di collaborazione tra i popoli, di riconoscimento della pari dignità di ogni persona, di difesa dei diritti e delle libertà fondamentali degli uomini e delle donne, di rispetto, tutela e custodia dell’ambiente e delle infinite forme viventi che ospita. Tutti elementi sui quali le tre città intendono costruire e sviluppare azioni comuni nelle loro attività ordinarie e straordinarie, in cui emerga l’inscindibile legame tra la giustizia e l’impegno verso i poveri e gli ultimi, unica garanzia per la costruzione di una vera e duratura pace che viva nel cuore di ogni uomo, tra le persone, nelle comunità e con il pianeta», si legge nel documento.
Durante la tre giorni sono stati inoltre firmati anche altri due importanti protocolli di gemellaggio: fra la scuola secondaria di primo grado di Greccio e la scuola Terra Santa di Betlemme, visitata dalla delegazione, e dall’Azione Cattolica della parrocchia Santa Maria di Loreto di Limiti di Greccio e l’Azione Cattolica di Betlemme. «Sono stati tre giorni molto intensi. Abbiamo lanciato insieme l’idea di organizzare a Greccio la conferenza di tutte le città gemellate con Betlemme, progetto ambizioso e molto importante al quale lavoreremo, insieme con il Comune di Assisi, da subito. Si è parlato di tante idee e progetti che le città di Greccio e Assisi potranno portare avanti, insieme e a Betlemme», dichiara il sindaco del paese del primo presepe, Emiliano Fabi.
«Bethlehem significa letteralmente “casa del pane”, e riguarda il pane uno dei progetti su cui abbiamo iniziato a lavorare: oltre al presepe, uno dei doni portati alla municipalità betlemita è stata una selezione speciale di particolari grani che verranno utilizzati per la produzione di un nuovo pane, il “pane di Francesco”.
Questo progetto, pensato e realizzato in queste settimane dal Comitato Nazionale Greccio 2023, in collaborazione con forni del nostro territorio, potrà rappresentare sicuramente uno dei primi passi di un percorso comune», conclude il primo cittadino.
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