(di Christian Diociaiuti) Ha risposto con un video sui social il deputato di Fratelli d’Italia e Questore della Camera, Paolo Trancassini, alla polemica sollevata dal Pd con Nicola Zingaretti prima e con il PD di Rieti e il segretario Di Giacobbe poi. Il tema è, secondo i dem, il taglio di 88 milioni di fondi per vari progetti Pnrr rivolti al Reatino (leggi). Un attacco che aveva ricevuto già parziale risposta da FdI (leggi), che è stato discusso alla Pisana tra le polemiche (Il Pd ha chiesto a Rocca di rifinanziare i progetti per le periferie con fondi regionali) ma che ora riceve anche la replica, più completa in un video, di Trancassini.
“La nota del Pd che attacca FdI e la Meloni per i tagli da 88 milioni del Pnrr sul Reatino mi impone delle precisazioni. – dice Trancassini – Dopo una giornata di ricognizione su questi dati, mi sento di dire che il Pd, in particolare quello di Rieti, si dimostra inadeguato a questa nuova stagione, in cui il centrodestra, FdI e la classe dirigente stanno dimostrando tanto, non solo nella nostra provincia. Abbiamo accorciato la distanza tra la Capitale e Rieti, per la progettualità e non solo per la presenza di ministri alle manifestazioni: con risultati, parliamo di viabilità, di università, di cultura, della valorizzazione dello Strampelli, di San Francesco”.
“Il Pd sceglie la strada della semplificazione e della banalizzazione, dando i numeri totalmente sbagliati – aggiunge Trancassini – Non la racconta fino in fondo. La storia del Pnrr va raccontata dall’inizio, per dimostrare quanto siano fuori strada le note del Pd. Il Pnrr nella prima versione di Conte viene portato in Parlamento e discusso in un’ora. Quando noi cominciamo a porre temi territoriali e nazionali, ci viene risposto che non è quello il momento. Se andate a rivedere i lavori parlamentari, scoprirete che mentre il sottoscritto parla di ricostruzione post sisma – dimenticata in prima e seconda stesura dai governi Draghi e Conte – di ferrovia dei due mari e che è il Pnrr è l’unica occasione per uscire dall’isolamento, la sinistra cosa fa? Apre i cassetti, butta dentro in questo Pnrr quante più progettualità possibili, senza verificare ricadute e tempistiche sui territori. In questa situazione, oltre a riuscire far passare l’emendamento sul miliardo e settecento milioni per la ricostruzione post-sisma da parte mia, a sinistra si fa un’operazione di svuota-cassetti”.
E dopo il flashback, Trancassini passa al presente: “Ora cosa stanno facendo il governo e il ministro Raffaele Fitto? Una ricognizione, per evitare che un domani l’Europa contesti che i progetti non abbiano tempi, requisiti e ricadute del Pnrr. Così, si sta facendo in modo di far passare questi progetti, anziché dalle maglie del Pnrr, per le maglie del fondo di coesione. I progetti non sono stati tagliati: verranno comunque realizzati e non si perderà un euro del Pnrr e dei progetti indicati. L’uscita del Pd, che ha vissuto una giornata di notorietà, è totalmente falsa. I progetti di Rieti verranno allocati nel fondo di coesione. Se il Pd pensa di attaccare l’avversario additandolo di mangiare e bere solamente (cita la nota del Pd, ndr), non fa l’interesse di sé stesso. I reatini, gli italiani, hanno bisogno di una politica che si confronta sui temi e sui territori. E ora con tanto sacrificio e passione, oltre che con i limiti che abbiamo – che io ho, unico rappresentante del territorio – stiamo cercando fare il massimo per una provincia per troppo tempo umiliata e non considerata”.
“Lo dico ai colleghi del Pd: confrontiamoci sui temi, diamo credibilità alla politica, di suggerire progetti per il territorio. Non paga più parlare male della politica. Paga il lavoro e la professionalità. Cari amici: non c’è nessun taglio, i soldi rimarranno su Rieti, saranno inseriti nel fondo di coesione. Abbiamo perso il treno del Pnrr perché non abbiamo avuto capacità di fare squadra a quel tempo” conclude il deputato Trancassini.
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