(di Martina Grillotti – da RietiLife Free Press) La prossima settimana si torna a scuola, la direttiva regionale è chiara: prima campanella dell’anno entro e non oltre il 15 settembre con chiusura l’8 giugno 2024. Diversi istituti scolastici reatini hanno però deciso di anticipare il rientro per godere, nel corso dell’anno scolastico, delle svariate opportunità di ponte. Un inizio che però nel Reatino potrebbe essere in salita per diverse problematiche che si riscontrano su tutto il territorio nazionale e anche a Rieti e provincia: a partire dagli organici ancora incompleti con 500 tra docenti e personale Ata (oltre 200mila in tutta Italia) che avranno un contratto a tempo determinato e molti che ancora non sono stati neanche chiamati per entrare in servizio. C’è poi la questione costi che sulle famiglie pesa e non poco: con l’aumento in ogni ambito del costo dei materiali, anche l’istruzione è diventata un lusso. Per le famiglie costi davvero proibitivi con gli ingressi a scuola che tra libri e corredo scolastico arrivano a toccare anche i 1200 euro, una questione sulla quale i genitori di tutta Italia si stanno indignando visto che “tutto aumenta ma gli stipendi rimangono sempre gli stessi e anche mandare i figli a scuola diventa difficile”.
Il tutto corredato dal fatto che le problematiche alle strutture scolastiche non sono sottovalutabili: molteplici gli edifici che non sono a norma antisismica (quella in vigore dal 2017), solo per rendere l’idea nel capoluogo la sola scuola a norma è la Merini di Campoloniano mentre sono ancora fermi i 60 milioni di euro stanziati tra il 2017 e il 2021 per il Comune di Rieti dalla struttura commissariale del sisma per consentire la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Quanto alle scuole di competenza della Provincia di Rieti il presidente Cuneo ha spiegato che “sono stati eseguiti lavori di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria per 600mila euro di investimento” il tutto mentre continueranno ad essere utilizzati anche i moduli scolastici davanti al Palamalfatti che erano stati attivati per consentire la ripartenza post-Covid delle lezioni in presenza. Quello che invece non sarà a disposizione dei reatini è il plesso di Poggio Fidoni che resterà chiuso con i bambini che andranno regolarmente a scuola alla Pascoli (con navetta gratuita allestita dal Comune). Insomma, una ripartenza col freno a mano, ma ormai troppo a stretto per provare a fare qualcosa di mirato: per quest’anno passerà così. Appuntamento alla prossima estate.
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