Borgorose, polemica sulla discarica e la sentenza del Tar. Atteso Consiglio comunale di fuoco. Le parole di Giuliani e Calisse

È polemica sul centro di raccolta a Borgorose. L’opposizione attacca con Daniela Giuliani: “Dove verranno conferiti i rifiuti ingombranti dai cittadini di Borgorose dopo la sentenza del Tar che ordina la restituzione dell’area su cui sorge la discarica? Quanto ci costerà evitare che si resti senza. Il Comune di Borgorose rischia di non avere più uno spazio dove conferire i rifiuti ingombranti, in quanto l’area della discarica, su cui sorge, non era di proprietà comunale, bensì privata.

Il Tar Lazio con sentenza del 13/03/2023, n. 4437 ha dato ragione alla Società proprietaria dell’area che ha fatto causa al Comune disponendone o la restituzione dell’area con pagamento di un salato risarcimento del danno o l’acquisto. Ebbene per il proprietario dell’area la somma dovuta per l’illegittima occupazione ammonterebbe a 4.865.000,00 euro. In buona sostanza le casse comunali che già languono (ricordo che siamo in pre dissesto con i conti sotto controllo dalla Corte dei Conti) subirebbero un durissimo colpo dal quale non riusciremmo più a rialzarci. Durante il prossimo Consiglio convocato per il 18 Luglio chiederemo spiegazioni e rivolgeremo i predetti quesiti a cui gli amministratori non potranno sottrarsi, perchè vogliamo vederci chiaro” dice Giuliani in un lungo post.

Il sindaco Calisse replica: “Il centro di raccolta è assolutamente attivo, anzi bisogna promuovere e incentivare la cittadinanza ad utilizzarlo il più possibile. Il comune, come risaputo, è in contenzioso con il curatore fallimentare dei locali della ex SSS e il Tar ha soltanto stabilito il prezzo dell’intero complesso in circa 4 milioni di euro; siamo in contenzioso perché quei capannoni (costruito grazie a fondi pubblici ex Cassa del Mezzogiorno) sono lasciati all’abbandono e la porzione utilizzata dal comune è l’unica a stare in piedi grazie al nostro intervento e quindi riteniamo giusto che la collettività si riappropri della struttura. Nel prossimo consiglio comunale avvieremo la procedura di esproprio della porzione utilizzata. Se non dovesse chiudersi nel modo dai noi sperato apriremo un nuovo centro di raccolta in altra zona”.

Ma da Giuliani una nuiva stoccata, che preannuncia un Consiglio rovente: “Può un’amministrazione decidere di occupare abusivamente un’area privata senza corrispondere il prezzo di mercato al privato e senza seguire le norme di legge? Il Testo Unico espropri lo vieta, tanto è vero che la magistratura ha sanzionato il Comune di Borgorose imponendogli di restituire l’area occupata dalla discarica, perché lo spazio su cui sorge è privato e non sono state rispettate le norme di legge, oppure di acquisirla, al prezzo, non che vorrebbe il Comune ma a quello previsto dalla legge. Nessuna falsità sussiste nel dire che la spesa richiesta per l’area della discarica è di 4 milioni di euro, visto che la stessa amministrazione tramite social si è affrettata a confermare la notizia. La Corte dei Conti ed il revisore dei conti che ha esaminato il bilancio di previsione sono a conoscenza di questa nuova tegola che sta per abbattersi sulle casse comunali?”.

Foto: RietiLife ©

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