(di Valentina Fabri) È Ugo Paolillo, ex Procuratore della Repubblica, il pilota di aliante morto in un incidente avvenuto oggi a Rieti, a poche centinaia di metri dall’aeroporto Ciuffelli, a Quattro Strade. Il velivolo su cui viaggiava si è schiantato nel giardino di una casa tra via Ternana e via Delle Fosse Reatine.
Le cause dell’incidente sono al vaglio delle forze dell’ordine, presenti in maniera massiccia per i soccorsi, vani, e per i rilievi necessari. Paolillo, 83 anni il prossimo novembre, è conosciutissimo e famoso per essersi occupato di vicende importantissime e segnanti della storia italiana. Peraltro l’ex procuratore abitava proprio a Quattro Strade.
Dall’avvio delle indagini sulla strage di piazza Fontana alla sentenza che fece giurisprudenza in Italia, sull‘utilizzo delle cellule staminali per uso autologo, passando per le battaglie sindacali che lo videro, come giudice del Lavoro, impegnato nelle storiche vicende legate alle lotte sindacali di Vanossi, Texas Intruments, Telettra. Ma non solo.
Da giovane sostituto procuratore a vera e propria figura storica della magistratura locale e nazionale, la carriera di Ugo Paolillo ha attraversato le tappe più salienti della storia d’Italia, tanto da diventare protagonista (Luigi Lo Cascio ad impersonarlo) nel film di Marco Tullio Giordana del 2012 “Romanzo di una strage”. Una vocazione vera e propria che lo ha portato a vivere da protagonista le stragi che hanno dato il via ai cosiddetti Anni di Piombo, passando per i decenni Berlusconiani, nei quali celebri furono gli scontri con l’allora ministro della Salute Sirchia, che invano tentò di impugnare sentenze che avrebbero invece riscritto la storia.
Ugo Paolillo, classe 1940, ora in pensione, aveva deciso di dedicarsi completamente alla passione che per una vita ha dovuto conciliare con il lavoro di magistrato: il volo a vela. Non senza risultati degni di nota era conosciuto nell’ambiente come “il pretore volante” per gli eccellenti risultati ottenuti sul suo aliante: per ben due volte campione italiano – tra il ’94 e il ’99 – e protagonista di un volo sulla distanza di 1000 chilometri ai comandi di un aliante Nimbus, senza mai atterrare.
Una vicenda, quella di Paolillo, che riporta alla mente altri drammi legati agli incidenti in alienate, come quello in cui perse la vita Alberto Bianchetti, indimenticata figura esemplare per lo sport cittadino e non solo.
Foto: Gianluca VANNICELLI – History Channel ©