Tra gli appuntamenti più attesi del Giugno Antoniano Reatino, le infiorate artistiche della biennale “Chiese in Fiore”, realizzate in collaborazione con l’Associazione Porta d’Arce e Infioritalia, nell’ambito della VII edizione de La Valle del Primo Presepe, hanno rappresentato un suggestivo connubio di maestria, colori, pazienza e tecnica, in grado di impreziosire gli importanti luoghi del centro storico cittadino che le hanno ospitati.
Tanti anche gli infioratori grandi e piccini che hanno accolto l’invito di riprodurre lungo l’itinerario del percorso della processione dei ceri, il logo simbolo del progetto culturale nato proprio con l’intento di far conoscere la storia della Valle Santa reatina, quest’anno dedicato all’Ottavo Centenario del Natale di Greccio e della Regola Francescana. Un vasto pubblico di visitatori ha potuto così ammirare le opere magistralmente realizzate dai maestri infioratori dell’Associazione Infiorata di Cervaro A.P.S., dell’Associazione Maestri Infioratori della città di Castelraimondo, dell’Infiorata Acta della Città di Alatri e degli Infioratori Bona Morte e del S.S. Carmelo di Artena.
Un’ulteriore iniziativa dunque, simbolo della collaborazione tra varie realtà del territorio già sperimentata lo scorso anno con una serie di attività anteprima, di cui l’espressione più evidente è stata la realizzazione e l’esposizione nel foyer del teatro Flavio Vespasiano di Rieti, a partire dal 29 novembre – giornata in cui vengono ricordati i Santi Francescani e in cui è stata approvata la Regola Bollata – e per tutto il periodo natalizio, di un’opera sulla Regola Bollata, curata dalla Pia Unione Sant’Antonio di Padova Rieti in cooperazione con l’Associazione Porta d’Arce e Infioritalia. Collaborazioni che proseguiranno con nuove iniziative “colorate” nel corso dell’anno, tutte sotto il segno dell’amicizia “senza tempo” che – come sottolineato dal Vescovo Vito – ha profondamente unito le esistenze di Francesco e Antonio, nata grazie anche allo spirito che rese Francesco “testimonianza esemplare per Antonio e tanti altri”.
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