(di Cristian Cocuccioni – da RietiLife Free Press) La consueta notte prima degli esami è giunta al termine. I 1.250 studenti della provincia di Rieti, da Passo Corese fino ad Amatrice, passando per la città, si sono riuniti davanti agli istituti per un momento condiviso prima degli esami di maturità. Sulle note di Venditti, gli studenti iniziano, questa mattina, la prima prova scritta in programma: i maturandi avranno sei ore per comporre un elaborato che deve tenere conto delle richieste contenute in ciascuna delle tracce e cercare di essere originali e personali. Le tracce saranno sette: due per la tipologia A, il tema letterario, tre per la tipologia B, il tema argomentativo, che può spaziare dall’arte all’economia e due per la tipologia C, il tema d’attualità che, a dispetto del nome, spesso può contenere un raffronto tra passato e presente. Stando alle prime indiscrezioni e ipotesi – secondo Skuola.net – Gabriele D’Annunzio e Italo Svevo sono i nomi più probabili per l’analisi del testo in prosa.
Per la poesia, Giuseppe Ungaretti è il più atteso. Domani la seconda prova, quella, forse, più temuta dagli oltre 500mila maturandi in tutta Italia. Il secondo scritto tornerà alla normalità – l’anno scorso era stata predisposta dalle singole scuole perchè non tutti erano riusciti a svolgere l’intero programma – e prevederà al classico di nuovo latino, al liceo scientifico matematica e il linguistico inglese, come lo scorso anno. Lunedì 26 giugno l’inizio degli orali. Il colloquio è l’ultimo tassello dell’esame e sarà strutturato in tre parti: la prima parte, lo studente dovrà dimostrare di conoscere i contenuti delle singole materie e riuscire a metterle in relazione in “maniera critica e personale” e sarà proprio il presidente di commissione a sottoporre al maturando un testo o una fotografia da commentare, la seconda parte di colloquio è tutta per l’alternanza scuola-lavoro e infine una parte che riguarderà educazione civica e i progetti svolti in classe. La maturità è un passaggio importante, una tappa che segnerà il primo vero traguardo della vita e che indirizza lo studente alla “vita da adulto” ma che ci ricorda che l’ansia e la paura vanno affrontate senza timore, che tutto andrà per il meglio e che, di certo, non sarà un voto a determinare il percorso di un individuo ma le esperienze che lo studente ha vissuto in questi cinque anni di scuola superiore.
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