Capriccioli deluso: “Sullo Scopigno nessuna notizia, riconsegno il titolo di Eccellenza. Ci ignorano”

(ch.di.) “Ho riconsegnato il titolo di Eccellenza dell’Amatrice Calcio al Comune di Amatrice”: sono le parole di uno sconsolato e arrabbiato Tito Capriccioli. “Io non so come fare, dove andare a giocare. Ho la squadra pronta ma non ho modo di avere certezze sul campo dove giocare, dove prepararmi, fare le amichevoli e il futuro campionato, soprattutto quello” aggiunge Capriccioli. La sua Amatrice, neopromossa in Eccellenza dopo un grande campionato in Promozione (e in generale un cammino straordinario nel post terremoto, partito dalla Terza categoria) non può giocare al Tilesi di Amatrice. Così Capriccioli si è messo alla ricerca di una soluzione, individuandola nello stadio Scopigno di Rieti. Ne aveva parlato a RietiLife, dicendosi in attesa di capire cosa volesse fare il Comune con il bando per l’assegnazione. Al momento la struttura è in affidamento temporaneo al Città di Rieti di Marzio Leoncini che ha effettuato degli interventi, necessari dopo l’abbandono di Fc Rieti che nel frattempo è sparita. L’affidamento a Città di Rieti scade a luglio e sarebbe il preambolo per un bando di gestione strutturato, come ha promesso il Comune (che ha già in mano due manifestazioni d’interesse).

“È un mese che giro come una trottola e finisco per essere ignorato – si sfoga Capriccioli – nessuno che a Rieti mi dica se ci posso giocare o meno. Devo presentarmi col cappello in mano, quando credo che una categoria come l’Eccellenza, a disposizione della città e del territorio, sia un valore aggiunto. È stato il sindaco Sinibaldi a chiedermi che ci fosse il nome di Rieti accanto a quello di Amatrice come conditio sine qua non per giocare al Centro d’Italia. E io ho detto sì. Ma da lì nessuna notizia, neanche una chiamata. Non voglio la gestione e non voglio lo stadio gratis. Sono disposto a pagare per fare la mia partita e tornarmene la domenica a casa”. Da Sinibaldi, però, a quanto apre nessun cenno a Capriccioli, che ha manifestato un’intenzione chiara: giocare l’Eccellenza (la massima categoria disponibile ad oggi per il territorio) allo Scopigno con una squadra che porta anche il nome della città “collaborando con Federico Dionisi e la Nuova Rieti Calcio per le giovanili”. Un progetto chiaro, di cui si è discusso nelle ultime settimane e che ha incontrato anche il favore del tifo reatino organizzato (leggi).

“Senza certezze o risposte, ho deciso di riconsegnare il titolo al Comune. Il sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, è arrabbiato come me e si domanda: possibile nessuno dia una disponibilità, non dico una mano. Riconsegno il titolo, starà al sindaco di Amatrice e quello di Rieti vedere se ci sono le condizioni per fare qualcosa e trovare una sintesi che ci consenta di proseguire. Altrimenti dessero la squadra ad un altro”. Una situazione acuita, dunque, dalla questione stadio, non definita dal Comune che è interlocutore principale ma non troppo per la struttura. “A chi dice che c’è qualcosa dietro, rispondo che io faccio un altro lavoro e che non posso trascurare impresa e famiglia per il calcio che non riceve alcuna risposta. Ecco cosa c’è dietro, niente. Credo che per Rieti sarebbe un valore aggiunto, un’opportunità. Mi sono preso insulti e poca disponibilità per nulla. Così, a che serve? Io voglio giocare la domenica e tornarmene a casa, non patire le pene dell’inferno per il calcio” conclude Capriccioli.

Foto: RietiLife ©

 

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