Approvata la nuova formazione dell’operatore forestale

La Giunta regionale, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato i nuovi standard professionali e il percorso formativo dell’operatore forestale, superando le criticità indicate dagli enti accreditati e legate alla formazione sia sul lato tecnico sia sul lato pratico.

L’operatore forestale è impegnato nelle attività di impianto, cura e manutenzione del bosco e di interventi selvicolturali in genere, ma anche sull’impiego di macchine e attrezzature forestali, a partire dalle motoseghe, per gli abbattimenti, le sramature e le depezzature delle piante.

In particolare, la nuova programmazione prevede 4 unità di competenza con 155 ore complessive, suddivise in 75 ore di lezione e 80 ore di tirocinio, di cui 5 ore da destinarsi tassativamente alla sicurezza.

Finora il percorso formativo, al di là dell’unità di competenza, era incentrato su almeno 230 ore, di cui 150 ore di lezioni e 80 ore di tirocinio.

La nuova modalità di operatore forestale sarà in vigore dal 1° settembre prossimo e sarà incentrata anche sulla sicurezza del cantiere forestale, nonché sulle varie metodologie dei tagli boschivi che rappresentano un punto fondamentale di apprendimento.

«Alla luce delle criticità emerse – spiega l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, alle Politiche agricole, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini – abbiamo deciso di procedere a una semplificazione dei corsi, relativa sia a una rimodulazione e a un’armonizzazione degli argomenti trattati sia alla rimodulazione oraria rispetto ai medesimi argomenti».

«Si tratta di un atto importantissimo – gli fa eco l’assessore al Lavoro, all’Università, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni – perché offre risposte concrete alle esigenze degli operatori in materia di sicurezza, efficienza e qualità delle attività forestali, elementi imprescindibili della gestione sostenibile del nostro patrimonio boschivo. Più alti sono gli standard formativi e più si produce qualità e sicurezza nel lavoro».

 

Foto: RietiLife ©

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