(di Valentina Fabri) Un evento di lancio in pieno stile “Zerocalcare” per l’uscita della nuova serie Netflix. Ieri 8 maggio, alla Città dell’Altra Economia c’era anche RietiLife per incontrare da vicino i protagonisti della nuova serie di animazione “Questo mondo non mi renderà cattivo”. Non una banale conferenza stampa, ma un micromondo che riproduce fedelmente il quartiere periferico che fa da sfondo alle vicende di Zero, Secco e gli altri.
Un luna park di borgata per respirare appieno l’ironia disillusa dei protagonisti: la sala giochi, la pesca delle ansie, sono solo alcune delle attrazioni. Grande assente, seppur attesissimo, dell’anteprima coi giornalisti Valerio Mastandrea, che anche stavolta da la voce all’Armadillo, coscienza spietata ma invidiabile di Zero. “Non un secondo capitolo – tiene a precisare Michele Rech, in arte Zerocalcare – perchè il rischio che non venisse bene come il primo era troppo alto, ma anche perché era necessario alzare l’asticella”.
Già, perché se “Strappare lungo i bordi” rappresentava un esperimento – ben riuscito – di passaggio dal fumetto all’animazione reso facile e veloce da un inconfondibile registro linguistico, la nuova serie aggiunge ingredienti che guardano non solo all’introspezione dei personaggi ma anche a tematiche importanti, trattate, neanche a dirlo, in perfetto stile Zerocalcare, ma se il contenuto è quello a cui siamo esposti quotidianamente dai media, il contenitore è unto, a tratti apparentemente poco invitante, crudo…e magari con qualche macchia del gelato di Secco. Tutto quello che spesso è il nostro pensiero senza filtri viene proposto in modo altrettanto onesto nelle puntate e come se non bastasse, ribadito a gran voce dall’Armadillo, coscienza che, diciamocelo, tutti invidiamo a Zero.
A conclusione del grande evento che ha blindato parte del quartiere Testaccio, la proiezione delle prime due puntate – disponibili sulla piattaforma Netflix dal 9 giugno – in una grande area del parco allestito con maxischermi, non prima dell’avvertimento di Zerocalcare: “…non applaudite prima. Se poi vi fa schifo?” Il mondo che cambia a cui non è facile abituarsi, gli ultimi, l’integrazione razziali, ma anche i “nazzisti”, i centri d’accoglienza… per tutto il resto “Questo mondo non mi renderà cattivo” è già online.
Foto: Valentina Fabri ©