(di Roberto Pentuzzi) La storia era cominciata in tutt’altro modo! Metà popolo della palla a spicchi amarantoceleste era felice di vivere di nuovo le emozioni della serie A, di veder giocare gli americani…
Uno sembrava un fenomeno, poi sono arrivati gli infortuni, alcuni “top player” non si sono integrati, il rinnovo del coach era assolutamente meritato, ma chi ci vedeva lungo diceva che non era convinto della sua gestione. La mancanza di risultati, troppo poche le vittorie in regular season, il nervosismo che saliva di gara in gara, il coach che perdeva il controllo della sua squadra, fino alle contestazioni dei tifosi e la società costretta ad affidare il destino ai due giovani eroi, Andrea Ruggieri ed Andrea Auletta, nella fase più difficile della stagione.
Loro sono quelli che davvero meritano meno di tutti questo epilogo. Quindi fanno il mezzo miracolo nella raggruppamento della salvezza, arrivano due vittorie di fila, si spera, tutti ci credono, ma l’emblema del malcontento generale è tornato a Mantova, nell’ultima gara giocata, che ha fatto seguire la decisione della società di escludere dal gruppo l’altro americano, quello che le aveva fatte vincere queste partite della speranza.
Il presidente Giuseppe Cattani ha sempre detto: “Ci salveremo nell’ultimo minuto dell’ultima partita”, ironia della sorte, la Npc prende atto della sua retrocessione senza giocare, in questo grigio giovedì sera dove altri hanno contribuito a decretare il destino della pallacanestro reatina, che, per ora, è senza Serie A.
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