In un lungo post su Facebook, che pubblichiamo integralmente, Chicco Costini torna a criticare aspramente l’operato della Giunta Petrangeli.
«Credo che i fatti delle ultime settimane ben abbiano manifestato il fallimento totale della Giunta Petrangeli, al di là di quanto fosse lecito attendersi; la dimostrazione della totale assenza di cultura amministrativa di gran parte della sinistra cittadina si è concretizzata nel nulla operativo, di una maggioranza incapace di affrontare in modo risolutivo problematiche e criticità. La dimostrazione palese di questa afasia amministrativa, si ha nel tentativo propagandistico di azioni ad effetto, la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati, il consiglio comunale di 4 strade, che nel sollecitare le pulsioni più identitarie, serve a tenere insieme una maggioranza in crisi di idee e di fatti. Il Sindaco del Mettici del Tuo ha dimostrato di non avere un progetto per la città, denotando un’insicurezza ed una mancanza di capacità decisionale, che ha dato il via ad una serie di balbettamenti amministrativi che hanno aggravato la profonda crisi economica e sociale della nostra comunità. L’ombra pesante di poteri altri, soprattutto della fondazione Varrone, alcune assunzioni ed affidamenti quantomeno discutibili intorbidano ancor di più il quadro, annullando anche quella volontà di trasparenza e legalità, che avevano accompagnato il successo del giovin avvocato del SEL. La litania delle colpe della precedente amministrazione, seppur giuste e giustificate, si stanno trasformando nella confessione di una propria incapacità, non potendo rappresentare il filo conduttore di una maggioranza che nasceva proprio come altro rispetto ai 20 anni precedenti. La crisi amministrativa, fatta salva la grande capacità di mantenere il potere che è forse l’unica vera qualità della sinistra, non può non produrre in tempi più o meno brevi una crisi politica, costringendo le componenti più responsabili, meno ideologizzate a rendere conto del proprio operato a quelle categorie sociali, produttive ed economiche che avevano riposto fiducia non certo nel vento della rivoluzione comunista, ma nel pragmatismo di alcuni esponenti dell’attuale maggioranza. Ed è proprio questa crisi del centrosinistra che un ambiente, ben più vasto del Pdl, deve prepararsi ad affrontare, per evitare di giungere inerme alla prossima sfida. La sconfitta alle ultime elezioni, determinata dall’incapacità del centrodestra di rinnovare se stesso, di ammettere e correggere i propri errori, dall’assenza di un nuovo progetto di città credibile rischia di riproporsi tal quale, alimentata dall’arroganza di chi non vuol comprendere il profondo mutamento della società e degli elettori, mutamento non nei principi e nelle appartenenze, ma nella richiesta di concretezza e capacità decisionale; la ridotta berlusconiana, fondata sulla pancia e sulla capacità di vendere se stesso del leader, non può essere replicata , sia perchè a livello locale contano molto meno gli slogan e le interviste e molto più gli uomini e la credibilità, sia perchè non sarebbe comunque sufficiente a portare alla vittoria uno schieramento che si illude di poter rimanere uguale a se stesso da oltre 20 anni. E’ allora il momento che uomini e donne che amano questa città, che da sempre hanno fatto riferimento a valori ed idee ben radicate nel tessuto cittadino, uomini e donne che credono nella capacità di lavorare insieme, al di là dei classismi di vario tipo, generazionali o di genere, economici o sociali, persone che vivono la solidarietà come una propria necessità e non come il lavacro della propria coscienza, che credono nel lavoro, che hanno una visione trascendente dell’esistenza, e non orizzontale, che immaginano una società in cui i diritti individuali siano regolati dai doveri sociali trovino la forza e l’intelligenza di ricostruire una nuovo progetto, senza presunzione, senza arroganza, senza inutili personalismi, ma spinti dalla volontà di ripartire. Subito in fretta». Foto: Emiliano GRILLOTTI © 9 Aprile 2013