“Ospedale e accessi per le visite ai pazienti: sono ancora necessarie queste restrizioni?”

Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione firmata che arriva alla redazione di RietiLife sulle modalità di accesso all’ospedale De Lellis.

“Come è ormai noto e come anche l’OMS dichiara, l’emergenza epidemiologica da Covid-19 è ormai giunta al suo epilogo; eppure la Asl cittadina sembra non essere della stessa opinione. L’orario di accesso per i visitatori, infatti, è stato fissato in una unica ora al giorno (dalle 17.00 alle 18.00) e rigorosamente per un massimo di 1 visitatore per ogni degente. Il tutto viene rigidamente verificato all’ingresso dal personale altamente qualificato che appunta ogni ingresso accanto al nominativo del degente ricoverato. Inutile dire che la profilassi di accesso dettata dai piani alti della ASL, genera lunghe code (e assembramenti) all’ingresso, che possono portare anche alla mezz’ora di attesa. Una volta conquistato il reparto ed il degente, il visitatore ha a disposizione un breve periodo di visita che viene prontamente interrotto dal personale allo scoccare della fatidica ora di uscita. Inutile pensare al benessere psicologico dei degenti che, loro malgrado, sono destinati a combattere la loro malattia in assenza dei loro cari, dato che le regole imposte dall’Azienda Locale sembrano rappresentare una verità giusta ed assoluta. In ospedali della Capitale o della vicina città di Terni, consentono ingressi, seppur doverosamente controllati, ma con cadenza decisamente maggiore rispetto al nostro ‘inarrivabile’ De Lellis. Pur riconoscendo la presenza del Covid-19, queste ferree modalità, non saranno ormai fuori dal tempo?

Foto: RietiLife ©

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