(di Martina Grillotti) Nuovo appuntamento con La Rana nel Pozzo, il talk politico di RietiLife condotto dal direttore Emiliano Grillotti, ospite di questa settimana il segretario del circolo cittadino del Partito Democratico di Rieti, Vincenzo Di Fazio. Una puntata che è stata l’occasione per fare il punto sull’attuale situazione politica della città di Rieti quando la nuova amministrazione Sinibaldi si è insediata da quasi un anno.
“Ciò che avviene in città e nel territorio mi appassiona sempre, anche se non sono più in consiglio comunale dal 2017 – dice Di Fazio – Della giunta Sinibaldi devo dire, ora che sono passati un po’ di mesi (quelli necessari per un assestamento) è tempo di fare anche qualche critica, non mi pare ci siano state note positive. A Rieti anche grazie al Pnrr a Rieti dovrebbero arrivare un bel po’ di soldi ma va detto che diverse idee che dovrebbero partire a breve, penso al nuovo ospedale o al raddoppio della Salaria, erano del Pd e i fondi sono arrivati grazie a noi. Sono felice che ne beneficerà l’intero territorio che ultimamente è sempre più impoverito con i giovani che vanno via dalla città e interi quartieri abbandonati. Il progetto e i lavori vanno fatti rapidamente come successe per il Gudini” attacca subito Di Fazio parlando della nuova amministrazione a cui, per ora, da un voto insufficiente “Non voglio dare un voto a solo un anno dall’inizio ma per ora però mi sento di dare un 5, un’insufficienza recuperabile ma sempre un’insufficienza”.
Al centro dell’appuntamento sicuramente la sicurezza della città: “Non possiamo non guardare al fatto che oggi in città c’è tanta microcriminalità” (RietiLife dedica alla sicurezza un articolo dedicato in prima pagina di RietiLife Free Press). “Vogliamo una collaborazione con il Comune di una necessità che diventa emergenza – dice Di Fazio proprio sulla questione sicurezza – serve un maggior controllo. Leggere di una rapina in via Roma o di una signora aggredita sul lungofiume, proprio in centro, è una cosa che fino a qualche tempo fa era inimmaginabile e bisogna lavorare per un miglioramento. Bisognerebbe fare un punto anche politico sulla vicenda in modo che il sindaco si faccia promotore di questo problema per far dotare ad esempio il territorio di un maggiore organico di forze dell’ordine (in due anni 55 unità in meno)”.
Le strutture sportive sono un altro tema importante toccato all’interno della puntata: “La questione stadio è stata al centro delle vicende politiche ultimamente, io sono stato il primo assessore a darlo in concessione all’epoca ma lo davamo sulla base di una realtà sportiva importante; ora, dopo due anni di abbandono, ci aspettavamo qualcosa di più dall’amministrazione comunale. Sono interessanti le iniziative sportive che sono sorte, ma se ad una manifestazione di interesse rispondono solo due realtà forse sarebbe stato meglio verificare i progetti di entrambe, verificare anche se magari avrebbero potuto gestirlo insieme. Il Comune avrebbe dovuto prevedere quali lavori fare prima di darlo in gestione, spero quantomeno che possa tornare ad avere un decoro. Parlo dello stadio ma non solo: dell’ex Scia non si sa nulla, dell’antistadio non si sa nulla se non il fatto che sono state vandalizzate. Erano impianti di pregio della città, i principali, e ora sono lasciati nell’abbandono”. Un passaggio sulla politica nazionale prima della chiusura e del gioco della torre. Tutta la puntata è disponibile sul sito e sui social, Facebook e Instagram, di RietiLife.
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