Il Siap, Sindacato dei Poliziotti: “A Rieti Questura al collasso. Ecco i motivi”

“Questura di Rieti – Pubblica Sicurezza verso il collasso”: si intitola così la missiva che il sindacato Siap Rieti, Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, ha inviato al segretario nazionale e al Questore di Rieti, Mauro Fabozzi. La pubblichiamo sotto ed ha la firma di Lorenzo Zilianti e Fabio Valentino Mancini, rispettivamente segretario provinciale e regionale Siap. 

Caro Segretario,

nella Polizia di Stato a Rieti, osservando l’andamento numerico della Forza presente e disponibile in organico, l’unico numero in crescendo è quello dei pensionamenti. A fronte delle meritate uscite dall’Amministrazione per raggiunti limiti di età, nella nostra Questura si sta delineando un sistema verso il collasso ed in una proiezione di medio – breve periodo la situazione rischia seriamente di raggiungere livelli tali da non essere in grado di rispondere adeguatamente alle esigenze della comunità reatina.

Per contro, la criminalità non è certo in calo e la platea di extracomunitari da gestire è in crescita esponenziale. L’emorragia di personale riguarda ogni ruolo e qualifica, andando dagli Agenti – Assistenti – Sovrintendenti, passando per gli Ispettori e arrivando ai Funzionari, sia Direttivi che Dirigenti.  Non ci vuole molto per intuire dinanzi agli inesorabili numeri riscontrabili nell’organico della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità operanti a Rieti, che il piano di potenziamento previsto dal Dipartimento di P.S.  nel nostro capoluogo abbia fallito! 

Attualmente a Rieti, non rimane che il sacrificio e la straordinaria disponibilità delle donne e degli uomini in servizio in Questura, sotto una guida attenta, capace ed equilibrata del Questore, che cerca in ogni modo di razionalizzare ogni risorsa pur di assicurare il controllo del territorio e tutte le attività di contrasto al crimine organizzato. Una situazione che non può certamente durare nel tempo! 

E’ di sole tre settimane fa la propagandistica mossa governativa riguardante nuove assunzioni straordinarie nelle Forze di Polizia, poiché a ben vedere si tratta di numeri insufficienti che non coprono il turn over e peraltro con un rafforzamento che era già previsto e finanziato in buona parte da precedenti esecutivi al fine di tappare le falle createsi in molti apparati delle Forze dell’Ordine, a causa dei nefasti effetti della Legge Madia ed ancor prima del blocco del turn over stabilito sin da 15 anni fa.

In una Questura come quella di Rieti, la funzionalità dei servizi sia interni che esterni, sarà presto compromessa, non solo perché si scenderà al di sotto della soglia minima di Operatori a garanzia della Pubblica Sicurezza, ma anche perché verranno a mancare quelle figure di riferimento che per capacità ed esperienza assicurano alle nuove leve la trasmissione quotidiana di quel sapere professionale indispensabile per reagire efficacemente alle costanti istanze di sicurezza ed ordine pubblico.

Occorre riflettere su come la Questura di Rieti – che nel 2019 aveva un organico di 215 colleghi – nel 2022 ha avuto ben 26 pensionamenti e nel corrente anno ne avrà altri 29 tra cui un Funzionario, 14 Ispettori, 4 Sovrintendenti, 10 Agenti /Assistenti.

In prospettiva, la riorganizzazione delle articolazioni periferiche già prefissata dal Dipartimento di P.S., che ha stabilito che nel 2027 l’organico della nostra Questura dovrà essere di 188 unità complessive, determinerà un decremento che sicuramente non troverà corrispondenza con le accresciute esigenze del territorio di riferimento.

Ciò inevitabilmente comporterà un progressivo aumento del carico di lavoro pro capite, con sacrifici e prestazioni straordinarie che inevitabilmente peggioreranno la qualità dei servizi prodotti dalla Questura reatina.

I colleghi e le colleghe della Polizia di Stato che operano a Rieti, già oggi sono chiamati a usuranti ed accresciuti impegni e non meritano il progressivo peggioramento delle condizioni del loro lavoro  peraltro col nostro contratto scaduto a dicembre 2021.

In presenza di tale sconfortante scenario lavorativo, non possiamo che chiedere con forza di intervenire urgentemente presso gli organi centrale del Dipartimento affinchè vi sia una rinnovata  attenzione finalizzata a ripristinare un minimo benessere organizzativo e lavorativo nella Questura di Rieti.

Foto: Siap ©

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