(di Christian Diociaiuti da RietiLife Free Press) Non è certamente Rogoredo, il raccapricciante bosco della droga alle porte di Milano dove centinaia di tossicodipendenti trovano ogni tipo di stupefacente, ma a Roccaranieri la modalità era uguale a quella di uno dei più grandi supermarket di stupefacenti a cielo aperto d’Europa: cocaina, hashish, marijuana ed eroina spacciate tra gli alberi, dosi protette da armi come affilati e lunghi machete, come quello trovato (lungo ben 56 centimetri) nella località reatina. I Carabinieri nel weekend di Pasqua sono intervenuti e hanno smantellato il bucolico supermercato della droga, proprio nello stile di Rogoredo, arrestando un magrebino. Il bivacco, secondo i militari dell’Arma era utilizzato da più pusher. I Carabinieri, nel blitz evidentemente catalizzato da segnalazioni di movimenti sospetti di acquirenti, di spacciatore ne hanno trovato solo uno, che di certo non si è arreso al primo “mani in alto”.
Il 30enne nordafricano alla vista dei Carabinieri, ha tentato di darsi alla fuga, aggredendo i militari e causando a due di loro lesioni fortunatamente non gravi. Nell’operazione dedicata allo smantellamento del boschetto nella frazione di Longone Sabino, hanno agito i Carabinieri della Stazione di Rocca Sinibalda insieme a quelli del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rieti, del Nucleo Investigativo di Rieti, della Stazione Carabinieri Forestale di Rocca Sinibalda e con il supporto di un elicottero del 16° Nucleo Carabinieri Elicotteri di Rieti. Per il 30enne, senza fissa dimora, irregolare nel territorio nazionale, pregiudicato, immediato il trasferimento nelle camere di sicurezza del comando provinciale di Rieti: le accuse sono di lesioni, resistenza a Pubblico Ufficiale e porto abusivo d’arma.
La droga, invece, è sparita. Eppure quel baracchino, assieme al machete, non avrebbe avuto altro senso se non quello di essere l’hub di riferimento della zona per lo spaccio, evidentemente venduta in quantità importanti e con grande assortimento. Per i Carabinieri – così come per la Polizia – l’attività di repressione allo spaccio continua incessante. Un’operazione simile, contro un bosco della droga, era stata portata a compimento a Magnalardo nel 2020 con l’arresto da parte dei Carabinieri di quattro marocchini; boschetto degli stupefacenti anche a Villa Grotti, per un’operazione della Polizia estesa tra Terni e Rieti nel 2022.
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