Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore.
La dolorosa esperienza che con mia moglie abbiamo vissuto nell’ultimo anno mi spinge a ringraziare pubblicamente l’Oncologia del De Lellis e l’Hospice san Francesco di Rieti. Dopo diverse peripezie abbiamo scoperto che mia moglie aveva delle metastasi alla spina dorsale che dopo nove mesi di calvario si sono rivelate letali. Prontamente ricoverata nel reparto oncologico dell’ospedale è stata sottoposta a tutte le indagini del caso e alla radioterapia in un lasso di tempo molto breve che ha impressionato anche i nostri amici stranieri. Dopo un periodo di leggero miglioramento è stata assegnata all’Hospice San Francesco prima per gli interventi antalgici e poi per gli interventi palliativi. La cosa più bella dell’assistenza in ospedale, all’Hospice e a casa è stata che, malgrado le inesistenti possibilità di guarigione, non ci siamo mai sentiti abbandonati. A questo propositi cito soltanto che la notte in cui tutto è precipitato all’una di notte siamo stati assistiti a casa da un infermiere dell’Hospice in continuo contatto telefonico con il dottore dell’Hospice. Francesco de Sanctis
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