(di Christian Diociaiuti) Incontro nella sala parrocchiale a Poggio Fidoni sulla scuola “Di Marzio”, chiusa lo scorso fine settimana, col trasferimento di 60 bambini a Rieti dopo una relazione tecnica sulla struttura. Sala parrocchiale piena e non pochi i momenti tesi.
“Questa struttura non ha avuto alcun danno dal sisma – chiarisce il sindaco Daniele Sinibaldi, al tavolo principale con l’assessore alle Frazioni Fabio Nobili, a quello ai Servizi Sociali Giovanna Palomba e alla dirigente scolastica Anna Maria Renzi – lo studio eseguito successivamente ha condotto a una relazione che gli uffici tecnici hanno valutato. Dal 2018 la norma è più stringente. Abbiamo condiviso tutto con la direzione scolastica. Da oggi – annuncia il primo cittadino – è sicuro che dobbiamo fare altre indagini più invasive che non consentono la presenza degli studenti. Perché la prima relazione non ha dato idea di quali interventi servano. Abbiamo fatto una richiesta di finanziamento, ma non abbiamo ricevuto ancora risposta. Nel frattempo abbiamo preso una decisione con la preside: finiamo l’anno o anticipiamo? Abbiamo deciso di anticipare. Non ho elementi per dire che c’è un pericolo – aggiunge Sinibaldi – non è stata emessa una ordinanza di inagibilità. Il sisma non ha fatto danni e altri eventi non ci sono stati”. Insomma scuola agibile ma necessari altri accertamenti. Poi la chiave: il far tornare la scuola nella frazione, prima possibile. Ma è qualcosa di molto difficile.
“I temi sono – aggiunge Sinibaldi – la continuità didattica, che abbiamo garantito. Ma soprattutto è quando potremo riportare la scuola qui. Abbiamo cercato immobili comunali da poter adibire a scuola qui a Poggio Fidoni, ma non ce ne sono. Se troviamo un immobile libero e a norma qui a Poggio Fidoni lo valuteremo” dice Sinibaldi. Ovviamente in platea tanti genitori, a chiedere lumi sulla vicenda e di riavere la scuola nella frazione. Il tutto in sicurezza, consci che sulle strutture – in tutta Italia – regnano diverse criticità. “Il 99% delle scuole reatine sono in questa situazione, tranne Campoloniano che è antisismica” dice il sindaco, parlando di deroghe e criticità strutturali.
Ad aprire l’incontro è stata la preside Anna Maria Renzi: “In 48 ore sono stati trasferiti gli studenti per dare loro i servizi che gli dobbiamo, in maniera non traumatica. Abbiamo pensato ai bambini. Dando soluzione su mensa e trasporti, oltre chiaramente alla formazione. Spostati in modo adeguato e senza perdere la scuola. Ora ormalmente chiedo al sindaco un luogo dove si possa ricreare questa struttura, che si possa tornare qui. Terrei a un impegno per una vita qui” dice il dirigente scolastico.
“Questa scuola non sarà riaperta a breve – chiarisce Sinibaldi – dobbiamo capire l’intervento da fare. Abbiamo una richiesta di finanziamento da 1,2 milioni. L’alternativa è lasciare i bambini dove sono. Oppure cercare immobili alternativi, che però devono avere i requisiti. Ed è molto difficile”.
“Non ci accontentiamo di un buco. Vogliamo la scuola qui. E se non sarà possibile va benissimo la Pascoli” aggiunge una mamma, ricordando dove sono stati accolti “dando un feedback positivo”.
Foto: Diociaiuti ©