“L’ennesimo atto di tortura e uccisione a colpi di pietra di un gatto con il video poi postato sui social da parte di adolescenti di Fara Sabina in provincia di Rieti ci pone di fronte alla necessità urgente di affrontare in maniera seria questi fatti che non sono atti di bullismo o ragazzate come qualcuno le definisce ma dei veri e propri atti criminali che portano alla morte degli animali sottoposti a sevizie e che come tali vanno trattati e come tali occorre punire i colpevoli, azione che spesso non si può concretizzare in quanto la responsabilità viene fatta ricadere sui minoti di 14 anni che non sono processabili per legge noi” lo scrivono in un comunicato gli attivisti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA).
“Al pari di altre associazioni stiamo preparando una denuncia che andrà ad affiancare quella dell’Amministrazione Comunale, e ci chiediamo se non sia il caso di introdurre pene alternative per i minori non processabili che potrebbero andare dal semplice divieto di usare il cellulare o i video giochi fino ad un anno, passando per lavori di pulizia delle aule a scuola arrivando alla bocciatura scolastica obbligatoria per chi frequenta ancora le scuole dell’obbligo” conclude la nota.
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