Il Pd di Rieti verso le Primarie di domenica. Nel giro di votazioni per i soli tesserati nei circoli, Elly Schlein ha preso circa il 50% dei voti, contro il 35% di Stefano Bonaccini. In sostanza, uno scarto di 83 voti (269 vs 186). Domenica la parola ai gazebo, in cui potranno votare anche i non tesserati al partito. Intanto i sostenitori interni al partito delle due mozioni, riflettono sui risultati e invitano al voto.
“I risultati della provincia di Rieti dimostrano plasticamente come la scelta di Bonaccini possa rappresentare realmente un’innovazione, un elemento di novità rispetto al passato – scrivono dal comitato provinciale di Energia Popolare della provincia di Rieti a sostegno di Stefano Bonaccini segretario nazionale del PD – Il presidente della Regione Emilia Romagna del resto lo ha detto chiaramente, scrivendolo sul programma della sua mozione ma soprattutto mettendolo in pratica concretamente alla guida di una delle regioni più attrattive e all’avanguardia dell’intero panorama nazionale: il nuovo Partito Democratico necessita di una nuova classe dirigente capace di proporre al Paese una nuova agenda politica. Il nostro partito nasce per dare rappresentanza all’Italia del lavoro e per promuovere lo sviluppo economico, la coesione sociale e la sostenibilità ambientale. Un grande partito di sinistra e popolare, riformista e plurale, fatto di molte donne e molti uomini capaci, a tutti i livelli, fatto di persone che in questi anni hanno mandato avanti i circoli anche nei momenti più difficili e che spesso hanno saputo vincere nelle competizioni locali anche quando il vento politico nazionale spirava in direzione opposta. Bonaccini è forse l’esempio più evidente di quella classe dirigente del nostro partito capace di recuperare consenso grazie ad una forte credibilità personale e di gruppo, con esperienze e proposte che hanno conquistato voti al PD locale mentre li perdevamo a livello nazionale. Mai come ora, dopo le elezioni del 25 settembre e quelle regionali, si sente la necessità di un Partito Democratico forte e credibile, capace di tornare a essere il punto di riferimento di tutti quegli italiani che sentono discriminati e dimenticati o che non si riconoscono nella destra al governo del Paese molto brava a cavalcare le paure dei cittadini invece che risolverli. Il nostro partito in questi ultimi anni nel nome di un senso di responsabilità doveroso e irrinunciabile si è ritrovato quasi sempre a governare a livello nazionale senza un mandato elettorale. Dobbiamo ricreare un legame con il nostro elettorato e lo possiamo fare ripartendo dalle nostre origini da quella ricerca di centralità che deve essere la stella polare del PD, di quella vocazione maggioritaria che non significa autosufficienza o isolamento, ma che significa rimettere il PD al centro di un’alternativa possibile, abbandonare ogni residuo di subalternità. Noi non deleghiamo ad altri la rappresentanza del centrosinistra. E le alleanze le costruiremo quando sarà il momento con chi vorrà starci, partendo dai programmi e da una condizione di forza. Il PD deve tornare a fare il PD, dice bene Bonaccini, e può farlo valorizzando chi in questi anni ha condiviso sogni, speranze e anche sconfitte, chi nel progetto del Partito Democratico ha sempre creduto e si è sempre battuto, premiando il merito di una classe dirigente orgogliosa e non improvvisata”.
“Con il voto nei circoli si è conclusa la prima fase del processo congressuale del Partito Democratico. Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto dalla mozione a sostegno di Elly Schlein che ha ottenuto oltre il 50% dei voti in tutta la provincia, dimostrando il grande lavoro fatto in queste settimane. Risultato costruito Circolo per Circolo, a partire dai risultati dei due più grandi della provincia, Rieti e Fara in Sabina (dove si è raggiunto oltre il 65%). Questo dimostra che la visione progressista e innovativa ha conquistato la fiducia dei nostri iscritti. Il nostro obiettivo è quello di lavorare insieme per costruire una comunità più forte e inclusiva per tutti i cittadini, senza lasciare indietro nessuno. Ora l’appuntamento è per il 26 Febbraio nei Gazebo, andiamo tutti e tutte a votare” aggiunge Alessandro Spaziani – coordinatore provinciale mozione Schlein.
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