“Comprendiamo le ragioni e le finalità del decreto-legge sul cosiddetto Superbonus che segna di fatto la fine degli incentivi in edilizia, così come li abbiamo conosciuti finora. Parliamo infatti, del meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura che sono stati alla base del decollo del sistema delle agevolazioni per le ristrutturazioni e l’efficientamento degli immobili. Infine, gli enti pubblici non potranno più acquistare i crediti incagliati”, ha dichiarato il sindaco Giorgio Cortellesi.
Era infatti, necessario intervenire sul Superbonus – ha continuato – che, oltre alla congiuntura negativa, dovuta all’aumento delle materie prime, ha causato la lievitazione indiscriminata dei prezzi generando gli accolli sulle pratiche della ricostruzione e bloccando molte imprese”. “Ci auguriamo che, accanto a tale scelta, il governo metta definitivamente mano sulla materia, che rischia di tradursi nell’ennesimo mattone su un territorio quello del Cratere, già fortemente penalizzato. Il blocco degli incentivi non può essere indiscriminato, ma diversamente articolato a seconda delle specifiche realtà. Amatrice va ricostruita ex-novo, ben oltre le semplici opere di ammodernamento o ristrutturazione. Quindi, chiediamo misure specifiche, interventi ad hoc per noi. Siamo certi che verranno individuati nuovi strumenti per farci ripartire, altrimenti rischiamo una ricostruzione infinita. Su questo tema abbiamo sensibilizzato il commissario Guido Castelli che sta già lavorando per diversificare l’impatto del decreto sul Cratere”.
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