Foto: Riccardo FABI ©
(di Martina Grillotti) “Lascio perché voglio godermi la mia famiglia e un nipotino appena nato, il mio addio non è un addio politico anche perché il mio contratto sarebbe comunque terminato tra un anno, alla fine del 2023” così il direttore generale della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo, a RietiLife durante una breve cerimonia in cui ha salutato i colleghi, i reatini e la stampa per ritirarsi e andare in pensione. Un incontro nell’aula magna della Asl, che è stato l’occasione anche per tracciare un bilancio dei capisaldi di questi 6 anni anni di dirigenza, tra potenziamenti, nuove aperture e gestione della pandemia. “Elencare tutto quello che abbiamo fatto in Asl dal 2017 sarebbe impossibile, vado fiera del servizio di prossimità che oggi offriamo al cittadino e del fatto che abbiamo ridotto del 25% la migrazione passiva ospedaliera, è il dato più alto in Italia. Abbiamo avuto ragione a puntare sull’assistenza territoriale e sullo sviluppo del territorio – ha detto D’Innocenzo ai colleghi – questo ci ha consentito di affrontare meglio di altri la pandemia”.
Il direttore ha voluto ringraziare tutto il personale dell’Azienda per l’enorme sforzo di lavoro di questi anni, il grande impegno e lo spirito di abnegazione anche nelle grandi difficoltà, durante i periodi di emergenza. L’incarico si concluderà martedì 31 gennaio 2023, mentre il lavoro del direttore amministrativo, Anna Petti, e del direttore sanitario, Assunta De Luca, proseguiranno nel solco tracciato fino all’arrivo del nuovo direttore generale. “In questi anni abbiamo lavorato per superare la visione e il modello centrato solo sulla risposta ospedaliera, puntando, grazie anche all’esperienza Covid, sul potenziamento e sviluppo dell’assistenza territoriale. In questo senso la pandemia ha agito come un acceleratore per garantire un cambiamento e sviluppare e potenziare un’assistenza sia ospedaliera che territoriale qualificata e capillare sul nostro territorio”.
“Sono felice anche del fatto che se nella sanità in generale si perdono posti di lavoro, alla Asl di Rieti abbiamo creato quasi 600 posti di lavoro in più rispetto al 2017, nello specifico 567 persone oggi stabilmente assunte che ci hanno consentito di attivare e potenziare tanti settori e servizi – ha detto D’Innocenzo a RietiLife – Lascio una Asl assolutamente in salute intanto dal punto di vista economico, sono 5 anni che abbiamo i bilanci in pareggio e l’ultimo anche in positivo con un avanzo di gestione e soprattutto una Asl sana dal punto di vista delle procedure e dei medici. Questo non significa che non ci sia da migliorare e da fare ma quello che posso dire a chi verrà dopo di me è di continuare nell’opera di trasformazione positiva dell’azienda, di aumentare l’offerta di servizi e di qualificare i servizi. Le mie due colleghe che rimangono: la dottoressa Petti che mi sostituirà e la dottoressa De Luca che si occuperà di tutto ciò che è l’ambito sanitario, potranno sicuramente continuare l’opera che abbiamo iniziato nel migliorare l’ospedale, aprire l’ospedale di Amatrice quando sarà pronto e iniziare tutto il percorso per il progetto esecutivo del nuovo ospedale di Rieti. Ci sono ancora tante cose da fare, mi viene in mente tutta la parte delle case di comunità che vanno attivate, la Cot che abbiamo già attivato e presentato e che sta funzionando in maniera egregia”.
“Quello che mi preme dire – spiega ancora D’Innocenzo – è che bisogna lavorare sempre sui comportamenti perché la Asl non la rappresenta solo il direttore generale, la Asl la rappresentano tutti gli operatori che ne fanno parte. Ogni operatore quando si relaziona con il paziente rappresenta la Asl e veicola l’immagine della Asl”.
Così dal 1° febbraio la dirigente conclude il suo mandato, a salutarla oggi nell’aula magna tanti colleghi e collaboratori, dai medici agli infermieri, i tecnici e quanti in questi anni hanno avuto modo di conoscerla e apprezzarla. Ora ci sarà il bisogno di attendere l’esito delle Regionali e il nuovo presidente della Regione prima di sapere chi sarà il prossimo direttore alla guida della sanità reatina.