(di Valentina Fabri – da RietiLife Free Press) Confermato, dopo il vano tentativo di trovare un accordo col ministero delle Imprese e del Made in Italy, lo sciopero di 48 ore dei gestori dei distributori dei carburanti, che inizierà alle 19 del 24 gennaio e si concluderà alle 19 de 26 gennaio. A detta di Faib Confesercenti, Figisc Confcommercio e Fegica si tratta di posizioni distanti ed inconciliabili nonostante la iniziale disponibilità mostrata dalla categoria – che aveva inizialmente non confermato lo sciopero, in attesa del confronto con l’esecutivo – cui il governo non ha voluto dar seguito mantenendo l’obbligo di esporre i prezzi, di fatto considerando quella dei benzinai “una categoria da mettere sotto osservazione con un cartello, come nel Medioevo”.
Un braccio di ferro iniziato con l’ipotesi di una app, o di un QR Code che sostituisse l’obbligo di esporre il cartello con il prezzo medio regionale, sancito dal decreto “Trasparenza”. Indicazione dapprima raccolta dal governo, ma l’app, stando al decreto attuativo non ha escluso l’obbligo di esporre il cartello, scatenando l’indignazione dei gestori che hanno confermato lo sciopero anche per le stazioni di rifornimento self service e i distributori su strade e autostrade, garantendo comunque servizi minimi essenziali.
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