(ma.gri.) Contigliano, Greccio e il Presepe. Cosa tiene tutto insieme? Una contesa tra i due Comuni dovuta a chi dovrà allestire il presepe in Piazza San Pietro nel 2023. Tutto racchiuso nella puntata di Report andata in onda il 9 gennaio. “La provincia di Rieti non aveva mai partecipato a questa rappresentazione e quindi ho deciso di candidare il comune di Contigliano – ha detto il sindaco di Contigliano Paolo Lancia – La richiesta l’ho fatta al Governatorato della Santa Sede nell’estate 2019 e un mese dopo (a settembre 2019) la Segreteria di Stato ha designato Contigliano per il Presepe di Piazza San Pietro del 2023”.
L’idea di Lancia era di realizzarlo con l’aiuto di sponsor senza gravare sui cittadini. Ma mentre la raccolta fondi va avanti l’assegnazione non va giù al Comune di Greccio e così dopo due anni dall’assegnazione Greccio si solleva e sottolinea che il 2023 è proprio l’anno dell’ottocentenario del Primo Presepe della storia e che quindi dovrebbe essere il comune più titolato a realizzare quello in piazza San Pietro. Ne nasce una vera e propria faida finché dopo mesi di schermaglia il sindaco di Contigliano, Paolo Lancia, si rivolge al Comitato del Primo Presepe per far diventare l’opera in Vaticano un patrimonio di tutti ma il sindaco di Greccio, Emiliano Fabi, rifiuta l’offerta e la contesa va avanti. “Il problema non è né di Greccio né di Contigliano – ha spiegato Fabi – il Comitato mesi fa ha ricevuto proposta dalla Diocesi, siamo stati incaricati dal vescovo Pompili”.
Ed è proprio l’ormai ex vescovo Domenico Pompili ad essere centrale in questa vicenda. Infatti, secondo quanto riportato dal sindaco di Contigliano, Paolo Lancia, sarebbe stato Pompili a chiedere la revoca dell’assegnazione a Contigliano e la nuova assegnazione a Greccio. “Da quel momento in poi mi trovo in una situazione difficile – spiega ancora Lancia – perché da un lato ho ancora la designazione, dall’altra non ho l’appoggio, che avevo richiesto, del vescovo”. Appoggio che Pompili alla notizia di assegnazione aveva invece espresso con felicità chiedendo allo stesso Lancia di lavorare in sintonia per valorizzare al meglio questa occasione. Il Vaticano in un primo momento nega la revoca ma a seguito delle insistenze di Pompili sui cardinali il vescovo viene incaricato direttamente dal Governatorato a gestire la realizzazione del Presepe a Piazza San Pietro. “Io ho sempre detto a Lancia che la realizzazione del presepe non spettasse a lui” smentisce Pompili ai microfoni di Report. E così nell’estate 2021 l’ex vescovo di Rieti, di sua iniziativa, scrive al Comitato Greccio 2023 chiedendo di finanziare la realizzazione del presepe in piazza San Pietro di fatto scavalcando l’assegnazione del Vaticano. “La segreteria di Stato non ci ha ancora sollevato dal mandato – ha spiegato Lancia – ma ora ritengo di non dover fare più nulla”. Un presepe che dovrebbe essere un segno di pace si è rivelato essere un motivo di litigi e frizioni visto che Pompili adesso sembrerebbe in rotta anche con il Comitato di Greccio che dovrà gestire i fondi proprio per il Presepe in piazza San Pietro. “Faremo una raccolta fondi per realizzarlo” scherza Pompili. E intanto Contigliano è fuori e piazza San Pietro sarà abbellita da Greccio.
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