Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(di Martina Grillotti) Per la prima volta a Rieti dopo quattro edizioni a Rocca Sinibalda il Green Political Theatre andrà in scena dal 2 al 5 gennaio al Polo Culturale di Santa Lucia. Oggi in Comune la presentazione del programma dell’edizione in città. L’idea proposta dal direttore Artistico del teatro Rigodon, Alessandro Cavoli, è quella di portare al centro dell’edizione nel Capoluogo l’acqua come elemento fisico e metafisico anche nell’ambito dell’Agenda 2030 dell’Unione Europea. Insieme all’acqua anche le risorse naturali e lo sviluppo sostenibile saranno centrali nel dibattito politico in città. Sarà un inizio anno, insomma con cultura, teatro e politica: il tutto nella splendida cornice del Polo Culturale di Santa Lucia dal 2 al 5 gennaio alle 17. Il Green Political Theatre è uno spazio laboratoriale e artistico dove attraverso l’arte è possibile tornare a parlare di corpo sociale e di cosa pubblica. “Lo facciamo con attori territoriali, con giornalisti e politici di livello nazionale e artisti di valore internazionale, seguendo le direttive europee nel campo dell’inclusione sociale, nella progettualità” spiega il direttore artistico Alessandro Cavoli.
Come riuscire a condividere gli obiettivi dell’agenda 2030, le linee proposte dalla politica regionale ed europea, coinvolgendo tutta la comunità? “Si coinvolgono scuole, pro loco, centri anziani, associazioni locali e i Comuni, nella condivisione dei temi e nella ricerca dei luoghi e del materiale documentale, per elaborare le azioni laboratoriali e il programma specifico degli eventi” spiega il programma del progetto. “Il teatro Rigodon, tramite l’Unione Europea, ci ha portato in tutta Europa a dialogare con tante società, ci siamo accorti che le persone si incontrano solo quando i negozi sono aperti. Noi vogliamo fare tornare le persone a stare insieme, invece, grazie alla cultura. Vogliamo guardare Rieti come una città d’Europa. Sarà solo l’apertura di una serie di iniziative che andranno avanti in tutto il territorio durante l’anno” ha spiegato Cavoli nel corso della presentazione.
Il progetto di Rieti è ispirato all’elemento dell’acqua, declinato in più punti: acqua pulita e servizi igienico sanitari; vita sott’acqua e partnership per gli obiettivi. A partire da questi temi il progetto vede il coinvolgimento di scuole, università, enti pubblici e privati, imprese territoriali per arrivare ad una serie di risultati nell’arco del 2023. Ci saranno video, performance, installazioni, laboratori e collaborazione specifica con i soggetti coinvolti nello sviluppo del tema e delle sue implicazioni specifiche.
“A Rieti abbiamo avuto un’emorragia di giovani che sono scappati dalla città, la sfida dell’Università sia anche della società. Dobbiamo creare una città accogliente per questi ragazzi oltre l’attività didattica. Questo onere è del settore cultura, il progresso c’è e dobbiamo trovare il punto di equilibrio. Questa idea del Teatro Politico è una buonissima idea e come Amministrazione siamo felici di ospitarla” ha detto l’assessore alla Cultura, Letizia Rosati.
“È fondamentale che la macchina amministrativa sia considerata all’interno della città e a supporto della città, non come un contenitore vuoto – ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo Economico, Claudia Chiarinelli – Quello che cerchiamo di creare e trasmettere è cercare di dialogare tra comuni e tramite la cultura, soprattutto se vogliamo aprirci come ci siamo sempre detti associazioni e progetti come questo aiutano Rieti a crescere. Siamo aperti come Giunta a qualsiasi iniziativa e vi ringrazio per aver creato questa sinergia”.
“Portare su Rieti questa esperienza è una cosa a cui tenevo perché se si crea un centro di dibattito il Capoluogo ci deve essere – ha detto il sindaco, Daniele Sinibaldi – abbiamo voluto dare un segnale di evoluzione. Chi fa politica deve farlo sapendo in che epoca sta lavorando e deve ripensare ad un modello di sviluppo. Amministrare la città significa pensarla tra 20 anni e per questo la politica deve tornare al centro del nostro dibattito perché è il meccanismo di crescita di duemila anni di storia in Europa. Per questo sono molto felice di avere questo evento qui e spero di poter continuare a vederlo e a farlo crescere in città”.
Insomma tra spettacoli, musica e dibattiti sarà l’occasione per ritrovarsi e collaborare ma anche per esporre le proprie idee e i propri progetti per Rieti: per rilanciare una città che possa essere all’altezza di essere europea. Questo l’obiettivo di questo progetto.