(di Martina Grillotti) È ufficiale: la Rieti-Torano verrà completata. Nella mattinata di oggi, durante la conferenza stampa nella sala consiliare della Provincia di Rieti, il presidente della Provincia, Mariano Calisse, ha fatto il punto della situazione insieme ai sindaci dei territori interessati (Rieti e Cittaducale). Il progetto presentato questa mattina, che servirebbe a superare l’abitato di Casette vorrebbe un collegamento tramite viadotti e gallerie che comporterebbe una spesa di circa 100 milioni di euro. Si tratta di 4 km di strada che metterebbero la parola fine ad una questione annosa che va avanti da anni. Alla conferenza presente anche il responsabile Anas Achille Devitofranceschi oltre al progettista incaricato, Sergio Violetta. Il progetto andrà direttamente al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture: per l’approvazione richiesti circa 120 giorni.
La strada extraurbana Rieti-Torano, che collega il capoluogo con il Cicolano e con l’autostrada verso l’Abruzzo, era stata già finanziata dalla Regione Lazio con 30 milioni di euro e l’ultimo pezzo – bloccato da tempo – consentirebbe al traffico uno scorrimento più rapido e in sicurezza, soprattutto per gli abitanti della frazione di Casette che ogni giorno devono fare i conti con le auto che sfrecciano su una strada troppo stretta per una circolazione tanto importante.
“Un giorno da ricordare quello di oggi – ha detto Calisse nel corso della conferenza – siamo arrivati ad un accordo politico che consente di mettere fine all’opera pubblica della Rieti-Torano. Grazie ad una rinnovata collaborazione tra gli Enti si è posto l’obiettivo di arrivare alla condivisione della progettazione. Aspetti più critici sono al punto di innesto con la strada già presente e al punto di partenza (Rieti, ndr). È stata trovata la soluzione migliore dal punto di vista ambientale e tecnico che vanno studiati e finanziati. Ci sono ancora fondi residui della Regione Lazio ma vanno utilizzati con criterio” ha spiegato Calisse.
“Oggi riconosciamo un accordo storico – aggiunge Ranalli, sindaco di Cittaducale – quest’opera era diventata quasi una barzelletta, oggi è cambiata la prospettiva e abbiamo trovato un accordo. È un progetto che rispetta le indicazioni di impatto e bisognerà approfondire l’aspetto economico ma sicuramente ci sarà un buon materiale su cui lavorare, anche considerando che siamo area del cratere. La strada – spiega Ranalli – impatterà essenzialmente nel comune di Cittaducale perché si passerà sull’altro versante rispetto a quello che era stato studiato in altri momenti, tramite viadotti e tunnel”.
“Non si può perdere tempo sulla questione infrastrutturale, specie oggi che ci sono risorse disponibili – ha aggiunto il sindaco di Rieti, Sinibaldi – il tema Rieti-Torano è stato affrontato con l’idea di risolvere la questione. Il tracciato fa salva tutta la vallata e mantenendo l’impegno di non toccare la Valle del Salto. Spostando il tracciato inoltre su un’area non critica e non a rischio esondazione, riduciamo molto i rischi idraulici. È un’opera che ha un valore economico importante e anche se c’è una parte residua di finanziamento questo non basta a terminare il percorso e quindi dobbiamo lavorare su questo. È però un tracciato su cui il territorio si ritrova e credo sia un segnale di grande maturità della classe dirigente di questo territorio per trovare una soluzione fondamentale. Se riusciamo nel 2023 riusciamo a fare mettere in campo le risorse per fare questo la prossima attenzione sarà sul tema ferroviario”.
A spiegare il tracciato l’ingegnere incaricato Sergio Violetta: “Siamo collegati al punto di arrivo dell’attuale Rieti-Torano con l’idea di evitare il più possibile la Valle. La maggior parte della strada si sviluppa o in viadotto o in galleria. Abbiamo voluto ripristinare anche un tratto della vecchia Salto-Cicolana e si riaprirà per farla usare al traffico locale. Dal punto di vista tecnico molti approfondimenti erano già pronti ma siamo in una fase ampiamente preliminare quindi andrà approfondito ulteriormente. Lo sviluppo della strada è circa 4km di cui uno e mezzo in galleria, non è una galleria continua ma con 3 tratti sequenziali, ha un nuovo svincolo sulla Salaria, del tutto aereo (in viadotto, ndr) e si ragione su una serie di viadotti in acciaio per baipassare la viabilità locale e ricucirla una volta terminati i lavori” ha spiegato Violetta.
Intervenuto alla conferenza stampa anche il dirigente Anas, Achille Devitofranceschi: “Da pochi anni la 578 Salto-Cicolana è tornata ad essere statale e per questo Anas si sta impegnando su questa viabilità, i sindaci ci hanno fatto vedere l’impatto locale, per Anas questa strada è fondamentale perché idealmente si potrebbe andare da Orte a Montecassino. È utopico utilizzare questa strada, ovviamente, però sarebbe comunque una buona alternativa. Un interesse non secondario per la rete stradale nazionale”.
Prossimo step sarà la valutazione di impatto ambientale perché è presente una zona Sic e poi tutti i passaggi regolari fino all’avvio dei lavori. Non è ancora possibile valutare quanto tempo ci vorrà perché l’arteria venga completata in quanto la fase è ancora preliminare, ma il progetto consente di dare una svolta e un’accelerata ad una questione che va avanti da troppo tempo.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©