(r.l.) Si è spento ieri mattina a L’Aquila dopo una lunga malattia Luciano Onori, medico internista di fama, che L’Aquila piange come “il padre della medicina moderna aquilana” e Contigliano, dove nacque 86 anni fa, come uno dei suoi figli migliori. Vita non facile la sua, perché davvero spesa “in direzione ostinata e contraria”, dalla parte dei deboli e degli ultimi, “da ciascuno secondo le sue necessità, a ciascuno secondo i suoi bisogni”. Onori, due volte sposato, con Mary Cooper e Patrizia Saltarelli, padre di tre figlie, Giulia, Claudia e Eugenia, é stato prima di tutto un medico, sempre e ovunque, continuando a studiare e curare finché le forze glielo hanno consentito.
Cominciò appena laureato nella condotta di Montasola e non si è più fermato. Ha curato gratuitamente tanta gente, ha seguito i suoi pazienti passo passo, ogni posto e ogni momento erano buoni per una visita, un consulto. Da docente ha formato decine di professionisti, da attivista politico ha vissuto in prima persona le stagioni incendiarie del ‘68 e del ‘77, fatto battaglie per la terra con i contadini, per la salute in fabbrica con gli operai, sempre divorato da quell’ansia di giustizia, e da quella passione per le persone nella loro interezza. Poi a Marx si sono via via affiancati Nietzsche e Heidegger, alla politica la filosofia, anche quella a suo modo militante grazie all’amicizia profonda con Arturo Conte e Giuseppe Tomassetti. Sui media abruzzesi tanti i messaggi di cordoglio per la sua scomparsa: “Saluto con commozione un vero Maestro della Medicina, mai amato dall’accademia, ma adorato da generazioni di studenti: le sue lezioni ‘non ufficiali’ di terapia medica alle 7.30 nel vecchio ospedale erano seguite da tutti, quelle ufficiali da pochi. Grazie Luciano”, il ricordo del collega dell’Università de L’Aquila, il professor Marco Valenti.
A Contigliano lo legavano affetti familiari profondi – la sorella Rosa Linda, i nipoti Paolo e Alessandra Lancia – le amicizie di ragazzo, i primi passi nella politica nelle fila del PCI, l’amicizia con Dino Giocondi. E poi le partite della Lazio a casa di Manlio Ianni, le lunghe chiacchierate con don Ercole, le corse a Fonte Cerro, il silenzio di Fonte Colombo. E a Contigliano sarà sepolto, giovedì mattina. I funerali si svolgeranno oggi alle 15 a L’Aquila nella Basilica di Collemaggio.
Foto: RietiLife ©