(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) È scoppiato l’ufficio stampa-gate per il Comune di Rieti. Tutto è partito dalla pubblicazione, sull’albo pretorio, della determinazione 2681 del 23 novembre “affidamento incarico professionale per un collaboratore dell’ufficio stampa”. In soldoni 1700 euro per dicembre e una “prenotazione” per 2023 e 2024 di 20.400 euro totali, per pagare il professionista indicato, la 30enne reatina Martina Di Lorenzo.
I primi a sollevare dubbi erano stati i consiglieri del Pd: “L’Amministrazione ha espletato un interpello interno all’Ente per individuare personale dipendente interessato a svolgere le funzioni di collaboratore dell’ufficio stampa a cui hanno risposto due dipendenti non ritenuti idonei per l’incarico previsto”. Allora la nomina di un’esterna: “Pur non avendo alcun motivo per dubitare delle capacità professionali e della validità del curriculum citato che sicuramente riporterà l’iscrizione di Di Lorenzo all’albo dei giornalisti, chiediamo al Sindaco se non ritenga che la procedura utilizzata con un incarico fiduciario non sia viziata dal non aver pubblicato un avviso pubblico di interesse generale come sembra essere previsto dalla legge 150/2000 che ricordiamo essere citata in delibera come legge di riferimento”. Dal Pd (con Bigliocchi, Avetti e Volpicelli) anche i dubbi sulle tempistiche degli atti.
A loro si è aggiunto un altro consigliere di opposizione, Gabriele Bizzoca (T’Immagini): “Il nome della Dott.ssa Di Lorenzo non compare nelle liste (pubbliche) dell’Albo dei Giornalisti. Sorge il dubbio, dunque, che non sia iscritta”. E Bizzoca aggiunge: “Mi rifiuto di credere che il Comune abbia prodotto una violazione così abnorme. Chiediamo formalmente al sindaco di chiarire una volta per tutte se la neo-assunta sia in possesso dei requisiti necessari”.
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