(di Christian Diociaiuti – da RietiLife Free Press) La tentata rapina alle Poste di Piazza Tevere riaccende i riflettori su un tema antico: la videosorveglianza nei punti sensibili della città. Istituti di credito, uffici postali ma anche supermercati e punti nevralgici. Sia per reprimere i reati di natura predatoria – furti, scippi e rapine, appunto – ma anche per l’ordine pubblico. La città non appare sensibile al tema della videosorveglianza, oltre che non in linea con i provvedimenti e accordi a livelli più alti per garantire la sicurezza, oltre a prevenire, reprimere e cercare i responsabili di eventuali crimini grazie alle immagini degli occhi elettronici.
Che nessuna telecamera abbia ripreso la scena delle 7.50 di sabato di via Adige è preoccupante e mette in difficoltà gli inquirenti e le forze dell’ordine. Dove sono finite le 8 telecamere previste sulla città per il patto Lazio Sicuro, sottoscritto da Prefetture e Regione Lazio? A quanto risulta a RietiLife, il Comune potrebbe perdere i soldi perché non c’è ancora il bando per piazzare i pali che sostengono le telecamere. Nei giorni scorsi l’assessore alla Polizia Locale del Comune di Rieti, Oreste De Santis, aveva affermato che “Stiamo lavorando al progetto Patto Lazio Sicuro coordinato dalla Prefettura di Rieti che ci permetterà di estendere ulteriormente la dotazione di telecamere pronte ad entrare nel circuito di videosorveglianza cittadino. Stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per migliorare questo aspetto del controllo del territorio e ringraziamo Prefettura e Forze dell’Ordine, oltre alla nostra Polizia Locale, per l’impegno quotidiano a tutela della sicurezza di tutti i cittadini”. Tutti organi, che però, nel frattempo, fanno quello che possono con le telecamere disponibili in città: sono 34.
Sempre il Comune aveva annunciato che negli ultimi mesi erano state ripristinate 26 telecamere ed è stato installato un nuovo impianto a Largo Alfani. In totale ad oggi le telecamere collegate in rete con Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Polizia Locale del Comune e Procura della Repubblica sul territorio cittadino ammontano a 34. A queste si aggiungono ulteriori 26 telecamere attive nella zona di Via Theseider, nella disponibilità del circuito della Polizia Locale. E sul fronte provinciale non va meglio: sono ancora pochi i comuni ben videosorvegliati, nonostante le iniziative (e i fondi) intraprese dagli stessi enti. Necessaria una svolta a 360°: non è per ledere la privacy, ne va della nostra sicurezza.
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