(di Christian Diociaiuti) È libero da stamattina il 25enne rumeno che, ubriaco, nella notte tra venerdì e sabato ha creato il caos in centro a Rieti (leggi e guarda il video): secondo i provvedimenti dell’autorità giudiziaria, dopo poche ore di arresti domiciliari, avrà solo l’obbligo di firma per tre volte a settimana ai Carabinieri di Antrodoco. Pluripregiudicato, il giovane risiede proprio ad Antrodoco e fa l’operaio.
Il suo è stato un vero e proprio caso, sia per la violenza dei suoi comportamenti – ubriaco, ha molestato una donna, danneggiato le auto in sosta, si è denudato in un locale infastidendo i presenti – sia perché per fermarlo e ammanettarlo un agente di Polizia ha utilizzato lo sfollagente d’ordinanza, generando molte reazioni sui social per il video dell’operazione che si è diffuso sulle pagine web. Sulla scorta di quelle immagini la Questura ha avviato sin da subito un’indagine disciplinare nei confronti dell’agente che ha utilizzato lo sfollagente. Anche su questa decisione, le reazioni sono state molteplici, tra chi è a supporto del poliziotto e chi ha condannato l’impiego del manganello.
Dopo i fatti in centro, in Questura il 25enne arrestato ha aggredito anche gli agenti degli uffici, una volta avute le mani libere. Il giovane – non nuovo a vicende del genere, anche in centro – è finito ai domiciliari con le accuse di danneggiamento aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale alle quali dovrà rispondere nel processo a suo carico. Oggi la rimessa in libertà. I due poliziotti che l’hanno arrestato, invece, aggrediti nel tentativo di fermarlo tra la stazione e il centro e prima dell’uso dello sfollagente, hanno riportato 10 giorni di prognosi.
La vicenda ha riacceso i riflettori sulla situazione del centro: “Ci sono sempre più violenze e danneggiamenti – dicono dal Charleston Coffee, il locale di via Pescheria in cui il 25enne rumeno era entrato infastidendo titolari e presenti – l’altra sera siamo stati costretti a chiamare la Polizia a causa di questa persona che era entrata nel locale. Servono maggiori controlli”.
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