(di Valentina Fabri) “L’equiparazione tra settore sanitario e sociale continua ad essere uno dei più grandi errori della Repubblica, errore riproposto anche in questo nuovo Governo”: inizia così l’analisi del momento politico fatta da Yari Lupattelli, coordinatore de L’Italia dei Moderati, intervenuto nello spazio autogestito su RietiLife Tv “Pensatore Libero”. RIVEDI LA PUNTATA
“Incomprensibile la ratio per la quale per il neonato Ministero delle disabilità non sia prevista possibilità di spesa – aggiunge Lupattelli, intervistato da Emiliano Grillotti – Si tratta infatti di un Ministero senza portafoglio, il che è un controsenso visto che è fattivamente tra i settori che necessitano di maggiori fondi per l’erogazione di aiuti. Le peculiarità degli handicap debbono necessariamente essere selezionate e non equiparate a qualunque forma di assistenzialismo generico. Non si tratta di ghettizzare gli interessati ma di fare una netta distinzione che non può essere ignorata dallo Stato a discapito degli enti locali”.
E ancora: “Ci si avvale di associazioni che assolvono quasi ad una funzione di ‘sindacato’ nell’ambito del sociale, quando invece le Unità Valutative Multidisciplinari all’interno delle Asl non hanno potere di ‘imporre’ percorsi che siano i più adeguati per i soggetti affetti da disabilità. Il Disegno di Legge Delega che si sta preparando attualmente è più orientato all’ausilio alla persona piuttosto che all’erogazione di un adeguato compenso a fronte di assunzione. Si punta più all’assistenzialismo, piuttosto che all’emolumento per un soggetto portatore di handicap. Esiste una legge – continua Lupattelli – sulla quale nessuno è mai voluto intervenire, che è la n. 328/2000 e sulla quale L’Italia dei Moderati è pronta ad intervenire con modifiche importanti che evidenziano come questa legge sia assolutamente obsoleta: chiediamo che ad un portatore di handicap vengano dati gli strumenti idonei per non gravare sullo Stato, e di conseguenza ancor di più sugli enti locali. Questa legge porta il nostro Stato a sostenere spese troppo ingenti su pensioni ed altre forme di assistenzialismo nei confronti di portatori di handicap tanto quanto di chi ha una disabilità temporanea”.
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