Foto: Riccardo FABI ©
(di Christian Diociaiuti) Tavolo in Prefettura questo pomeriggio per la vertenza Reset: 70 lavoratori reatini sono senza stipendio da luglio. Dal Prefetto Gennaro Capo si sono presentati i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, l’assessore regionale al lavoro Claudio Di Berardino, il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, i rappresentanti di Confindustria e ovviamente la proprietà.
Secondo quanto emerso, l’azienda ha promesso che domani inizierà col piano di rientro già definito nelle scorse settimane: verranno pagati subito gli stipendi di agosto e settembre e alcune pendenze di luglio. Dal 18 novembre il piano di rientro, sempre secondo le intenzioni della proprietà sottoscritte nel documento redatto durante l’incontro, l’azienda continuerà con i pagamenti. “Se Reset dice che domani, 3 novembre, pagherà, noi siamo vigili e attendiamo la prova dei fatti – è il commento di Luigi D’Antonio, sindacalista della Fiom Cgil – ovviamente abbiamo espresso le nostre perplessità e i nostri dubbi, ma aspettiamo che l’azienda dia seguito alle parole. Da lì, poi, capiremo come continuare a muoverci con i lavoratori”. Fuori dalla Prefettura presente un’ampia rappresentanza dei dipendenti Reset, che operano nelle rinnovabili.
“Un incontro importante, in cui è emerso che, nonostante diversi giorni di sciopero, i lavoratori tengono all’azienda, così come tutte le parti in causa – dice Federico Ostili della Uil – l’azienda per domani si impegna a pagare la prima parte delle spettanze. L’azienda ha chiesto di ripartire con la produzione da lunedì e noi abbiamo domandato che che l’azienda sia precisa e che continui a dilazionare gli stipendi come promesso”.
In particolare domani verrà pagato il restante stipendio di settembre (tolti i 600 euro di acconto già versati dall’azienda) insieme a rimborsi Irpef e bonus 200 euro. Il 18 novembre verrà corrisposto lo stipendio di ottobre più 1/6 dei mesi di luglio e agosto. Di fatto i mesi di luglio e agosto verranno pagati in 6 mesi. A dicembre verrà pagato lo stipendio di novembre più 2/6 dei mesi luglio e agosto.
“Il confronto – dice il sindaco Daniele Sinibaldi – si è svolto in un clima sereno ed è emersa, tanto dalle istituzioni presenti quanto dalle organizzazioni sindacali e dalla rappresentanza aziendale, la volontà comune e condivisa di risolvere le problematiche in essere e di dare una prospettiva all’impresa, a tutela del lavoro e del territorio stesso – ha spiegato il primo cittadino Daniele Sinibaldi – Chiaramente ciò sarà possibile a condizione, innanzitutto che venga garantita la dignità dei lavoratori e, di pari passo, la capacità di produzione da parte dell’azienda. Il primo risultato ottenuto dal tavolo è l’impegno formale dell’azienda a pagare una prima parte delle spettanze già nella giornata di domani, giovedì 3 novembre, cui seguiranno altri impegni scadenzati nelle settimane successive, oggetto di monitoraggio da parte dello stesso tavolo nei prossimi giorni. Da parte di tutte le istituzioni presenti, Prefettura, Regione Lazio, Provincia di Rieti, Comune di Rieti, Consorzio Industriale del Lazio e dal deputato Paolo Trancassini, è stata ribadita all’azienda la piena disponibilità ad attivare, qualora necessario, anche canali e tavoli nazionali”.