“In Italia, nel 2022, si sono registrati, ad oggi oltre 600 morti, 400mila infortuni, 77% di irregolarità aziendali ‘non sono solo numeri, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i loro diritti’. Purtroppo proprio nel giorno in cui Cgil Cisl Uil a seguito di una settimana di mobilitazione nei territori per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, che si è conclusa oggi 22 ottobre con una manifestazione a Roma, in Piazza SS Apostoli, è giunta la terribile notizia dell’ennesima morte bianca. Questa volta a perdere la vita a seguito di una caduta, avvenuta da quanto si è appreso ieri pomeriggio, è stato un lavoratore di 56 anni originario dell’Aquila che prestava la sua opera in un cantiere di Ripa del Corno a Leonessa in provincia di Rieti”: lo scrivono Cgil, Cisl e Uil.
“È preoccupante l’aumento dei casi di incidenti mortali che sta avvenendo in questi ultimi mesi: La ripresa economica deve essere accompagnata da una fortissima attenzione sul tema della sicurezza e controlli; formazione e condizioni di lavoro sicure devono essere garantiti , accompagnati da controlli sempre più costanti con un aumento del numero degli ispettori e di lavoro sulla prevenzione. Come Organizzazioni Sindacali Feneal Uil , Filca Cisl e Fillea Cgil ci sembra doveroso nei prossimi giorni aprire nuovamente una discussione con tutte le istituzioni per chiedere che la tutela della salute e della sicurezza siano messi al primo posto. Come Organizzazioni Sindacali nell’attesa che la Magistratura accerti, faccia chiarezza ed individui quanto prima le responsabilità, verificheremo presso la nostra bilateralità la regolarità della Ditta, dei lavoratori e del cantiere. Ci riserveremo di organizzare presidi e sit-in di protesta presso la Prefettura ed altre opportune sedi per chiedere assunzioni degli ispettori e maggiori controlli. Necessario è inoltre una maggiore qualificazione del settore, quindi da subito applicare le misure previste nel CCNL. Le tre federazioni esprimono ili loro sincero cordoglio e vicinanza verso i familiari della vittima” concludono.
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