Foto: Riccardo FABI ©
(di Christian Diociaiuti) Un fascino che profuma d’altri tempi, quando la Piana, oltre che di grano e mais, pullulava di tabacco. Erano gli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale: tempi in cui i contadini oltre al vino casalingo potevano contare anche sulle fumate fatte in casa. In questi giorni è iniziata la raccolta delle foglie reatine che diventeranno sigari, o almeno ne arricchiranno e dirigeranno il gusto. Un ritorno al passato per Rieti e la sua Piana, in cerca di nuove opportunità economiche e di soddisfare passioni che stanno riscuotendo sempre maggior consenso (ricordando sempre che il fumo è dannoso). Fuori dai nostri confini, in Europa ma soprattutto in America, dove i Toscani adesso sono una “spina nel fianco” per i cubani.
Larghe, lucenti, pesanti, belle: sono le foglie di tabacco di tipo Kentucky, il più classico per i sigari toscani, sia per il ripieno che per l’esterno. Sulle coltivazioni reatine da tempo ha messo gli occhi la Manifatture Sigaro Toscano, che nei “blend”, nei mix, dei suoi prodotti per il fumo lento include anche la varietà reatina.
Il rituale in campo è sempre lo stesso. Un taglio netto della foglia, che poi viene infilata in un filo grazie a un grosso ago, per dirigere le foglie stesse all’essiccazione. Uomini e donne reatini di ogni età sono impegnati in questa operazione che ha un doppio valore: oltre alla raccolta in sé, si valuta se la zona di coltivazione è buona e la si raffronta con le condizioni delle coltivazioni degli anni precedenti, anche grazie a uno storico che inizia a essere importante.
A quanto risulta, anche quest’anno il tabacco Kentucky coltivato nella Piana Reatina è stato di ottima qualità. “Nonostante gli effetti negativi dovuti alla grandinata di metà luglio, che ha impattato il 75% del raccolto, sulla parte rimanente abbiamo riscontrato un ottimo prodotto – sottolinea Vincenzo Cardellini responsabile del progetto Tabacco – Terminata la raccolta il nostro tabacco è destinato ai centri di cura dove verrà essiccato a fuoco per poi essere utilizzato per la realizzazione dei sigari prodotti da Manifatture Sigari Toscano”.
“Stiamo lavorando per la realizzazione dei centri di cura anche nella nostra provincia così da mantenere a Rieti l’intero processo produttivo – aggiunge Giammaria D’Angeli presidente di Compagnia Agricola Sabina, società che ha reintrodotto per prima e sviluppato il progetto Tabacco nella Provincia di Rieti – Quest’anno altre Aziende hanno partecipato alla sperimentazione a dimostrazione che questa nuova coltivazione che abbiamo reintrodotto nella Piana dal 2019 oggi può rappresentare per molti coltivatori una valida alternativa, con elevata redditività per ettaro, rispetto alle comuni coltivazioni”.