(ch.di.) Dovessero restare così, le cose, sarebbero chiare: in Parlamento, da Rieti, va solo Paolo Trancassini, che ha ottenuto una riconferma e resta, dei quattro precedenti eletti del territorio, l’unico vessillo del territorio: “Subito al lavoro, abbiamo fatto la storia” ha detto. E se Giorgia Meloni dovesse fare il Premier, non è escluso che l’ex sindaco di Leonessa, 59enne, possa ambire a qualcosa di più di un semplice scranno a Montecitorio.
Ma torniamo ai plurinominali. La partita, di fatto, è decisa: non c’è posto per altri reatini a Palazzo Madama e a Montecitorio, visto che nella tarda serata di lunedì sono stati pubblicati anche gli eletti ai plurinominali (CAMERA – SENATO). Va detto, però, che i subentri saranno diversi visto che molti nomi (ad esempio Silvio Berlusconi, Carlo Calenda, o Ilaria Cucchi) hanno ottenuto l’elezione in più collegi; per i reatini, erano tanti e in tutti gli schieramenti, erano in corsa, come anche ce ne erano al plurinominale (dove però vinceva solo uno di quelli espressi in scheda e nel collegio che riguarda Rieti alla Camera è andato il reatino Trancassini e al Senato il pontino Durigon).
Rieti, così, da 4 rappresentanti in Parlamento (c’erano Melilli, Trancassini, Lorenzoni e Fusacchia), passa a uno (salvo colpi di scena): colpa della riduzione dei parlamentari, dello scenario politico o di cos’altro?
Foto: RietiLife ©