Un calendario ricco di appuntamenti culturali quello di questo fine settimana. Torna infatti Liberi sulla carta e la casa editrice reatina Funambolo edizioni parteciperà non solo alla tre giorni di fiera del libro, ma domenica 18 settembre sarà in prima linea con due presentazioni. Si inizia alle 15 con la presentazione del libro illustrato “Il tesoro della pergamena”, un viaggio alla scoperta delle ricchezze e delle risorse del nostro capoluogo con Piccione e Topino grazie alla fantasia dell’autrice Maria Ludovica Faraglia e del tocco artistico dell’illustratrice Lucia Ricciardi. La presentazione/laboratorio è rivolta a ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 12 anni e si terrà presso la Sala consultazione della biblioteca comunale Paroniana di Rieti.
Si prosegue alle 16.30 presso il palco esterno del Polo culturale Santa Lucia con la presentazione del nuovo romanzo di Stefano Mariantoni, giornalista, docente e autore stimato e conosciuto per aver pubblicato in passato racconti e opere di narrativa per ragazzi e per bambini, nonché vincitore di numerosi premi letterari nazionali. Famosa ormai in tutto il mondo la sua trasposizione in dialetto reatino de Il piccolo principe, Lu principe piccirìllu, la favola Sabino il peperoncino, fino a diventare il direttore editoriale della collana per bambini Funambolo Kids e ora autore per la collana Vertigo di Funambolo con il suo romanzo d’esordio Qualcosa rimane, uscito in tutta Italia ieri, giovedì 15 settembre. Modera l’incontro Roberta Giovannetti.
Qualcosa rimane è un romanzo che sta riscontrando già il parere favorevole della critica nazionale, che suscita curiosità tra i social, in un continuo rimbalzo di condivisioni e commenti. Perché il romanzo di Stefano è narrativa letteraria pura, è poesia, appagamento per la mente e l’anima. La storia. Alberto Durante è ormai grande abbastanza quando inizia a fare i conti con una malattia subdola e con la vita che, seppur gentilmente, gli chiede indietro, pezzo per pezzo, tutto quello che s’è guadagnato. Diventa grande nel suo paese piccolo e lo fa nel continuo confronto col fratello minore, rifugiandosi nelle parole, nei libri, nel ricordo di Anna. Ha la strada segnata dal padre capomastro, ma se ne allontana per trovare se stesso e per diventare uno dei tanti ferrovieri emigrati nelle grandi città, testimone e protagonista di un’Italia che cambia marcia nel dopoguerra. Costretto a tornare al paese d’origine, ecco il valzer delle badanti che non stanno dietro alla sua voglia di camminare, ai libri in cui il filo si perde, agli inciampi, ai sussulti e alla leggerezza di un passato che è sempre presente. In tutta questa confusione, combatte a colpi di passi la condanna del dimenticare. S’aggrappa alle emozioni della sua storia, che rivive tutta nell’arco di ventiquattr’ore. E si sente ancora vivo, in questo giorno che sarebbe un peccato non raccontare.
Appuntamento dunque a domenica 18 settembre, per un pomeriggio ricco in compagnia di Funambolo edizioni.