“A sei anni da quel terribile giorno in cui il terremoto travolse il Centro Italia e sconvolse un’intera Nazione, il Coordinamento Ferrovia Salaria insiste sulla necessità di un forte impulso alla progettazione delle due tratte ferroviarie mancanti (Ascoli Piceno-Antrodoco e Rieti-Passo Corese) alla realizzazione della tanto attesa Ferrovia Salaria”: lo scrive il Coordinamento.
“È bene ricordare le parole del Mons. Pompili dette durante l’omelia della messa del ricordo di ieri ad Amatrice, “Per vedere, dunque, bisogna venire. Dopo l’estenuante fase iniziale, ora è il tempo della ricostruzione, ma per arrivare a quella della ri-generazione vera e propria, occorre “venire”. Mons. Pompili non ha mai sprecato occasione per farsi portavoce del bisogno del nostro territorio di uscire dall’isolamento e la stessa celebrazione di ieri è stata un’ulteriore opportunità per ricordare a tutti che la ricostruzione passa anche attraverso una seria progettazione dell’accessibilità ai territori colpiti dal sisma. La conditio sine qua non della ripartenza economica e sociale oltre che della ricostruzione fisica dell’urbanizzato è infatti quella di rendere raggiungibile le nostre aree interne. La ricostruzione deve essere dunque inserita all’interno di una strategia infrastrutturale che connetta le province di Fermo, Ascoli Piceno, Teramo, Rieti, Terni e Perugia all’hub internazionale della Capitale affinché possano concretizzarsi quelle strategie del ritorno o dell’arrivo e di sostegno alle nuove iniziative imprenditoriali e allo sviluppo del settore turistico” continua il Coordinamento.
“A più di un anno dallo stanziamento di ingenti risorse con l’emendamento al Decreto Sostegni che ha assegnato allo studio di fattibilità della Ferrovia Salaria una quota dei 40 milioni previsti per le Ferrovie del Centro Italia non abbiamo alcuna notizia riguardo lo sviluppo della progettualità prevista per la Ferrovia Salaria. Questo finanziamento era destinato a dare la tanto ambita svolta alla nostra battaglia, un significativo passo in avanti per avviare la progettazione: concreto strumento con il quale ci sarà un primo vero segnale per il decollo dell’iniziativa. Chiediamo dunque che vengano utilizzati con urgenza questi finanziamenti; questo sarebbe infatti il vero ed unico segnale di ripartenza per le popolazioni colpite dal sisma. Siamo di nuovo in piena campagna elettorale, e la Ferrovia Salaria è una delle più “antiche” promesse elettorali: chiediamo a tutti i candidati politici del nostro territorio di farsi carico di questo importante progetto infrastrutturale nella prossima legislatura e di prendere subito una chiara posizione a riguardo. Per fare chiarezza con gli elettori, la domanda che rivolgiamo agli aspiranti Deputati e Senatori è questa: chi è favorevole alla Ferrovia Salaria e chi è disponibile a prendersi l’impegno di fronte ai propri elettori a lavorare nelle aule Parlamentari alla sua realizzazione? Dopo gli Stati Generali dello scorso anno ad Ascoli Piceno, in autunno prevediamo un’iniziativa di sostegno alla Ferrovia Salaria nel Reatino; elezioni politiche a parte, serve infatti un rinnovato slancio da parte degli amministratori locali e delle popolazioni colpite dal sisma affinché si richieda con una voce unisona la realizzazione della Ferrovia in un’ottica strategica di una ricostruzione e di una rigenerazione non più meramente fisica ma anche e soprattutto economica e sociale” conclude il Coordinamento.
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