A dieci anni dalla scomparsa dell’avvocato reatino Mauro Mattucci, un memorial per ricordarlo. “Le persone sono sempre più sole e la pandemia ha acuito il fenomeno dell’isolamento soprattutto tra i giovani, che all’interazione, alla complicità, preferiscono i social, i like, le emoticon virtuali. L’evento poetico ‘I valori dell’amicizia-Memorial Mauro Mattucci’, proposto dall’Associazione Culturale Micciani Unita e Angelo Caprioli di Vallecupola, per ricordare la Mauro Mattucci politico, avvocato, insegnante e sportivo del territorio reatino a dieci anni dalla scomparsa, ha permesso di riflettere e condividere attraverso tanti scritti presentati per l’occasione dai familiari, gli amici, i vecchi compagni di scuola, il valore prezioso dell’amicizia, un tesoro dal valore inestimabile, che ha la costanza di resistere al tempo, migliorare la qualità della vita del singolo e in genere la società” scrivono dall’Associazione Culturale Micciani Unita e Angelo Caprioli di Vallecupola.
“Presente all’evento Fabio Melilli, la figlia, il padre, il fratello, tanti amici che hanno raccontato in versi e aneddoti storie di un passato legato alla nostra città -spiegano – Tra i partecipanti Lorella Formichetti e Federico Fiorentini, in rappresentanza della 5° delle scuola elementare di San Benedetto della quale Mauro Mattucci ha fatto parte e che nonostante il mezzo secolo trascorso è rimasta unita nella condivisione di tanti momenti della vita. Lo hanno voluto ricordare con una narrazione che riportiamo fedelmente:
A Mauro
Tra le nostre foto ci sei tu caro Mauro,
sguardo vigile e intelligente, sorriso aperto e garbato, bambino timido e gentile, felice, tenero e affettuoso, innamorato del sole, delle persone, dell’amore, dell’amicizia, della vita. Abbiamo attraversato tratti di strada, che ci uniscono nei bei ricordi della scuola, che si accendono come lampade e illuminano il cammino dell’amicizia senza confini e senza età. Quante immagini scorrono nelle nostre menti, i corridoi della scuola, il suono della campanella, i quaderni e le cartelle nuove sulle spalle, il grembiule immacolato sul quale il tuo fiocco bianco era sempre distorto, segno del tuo stile anticonvenzionale, che ti ha contraddistinto poi nella vita. Confidenze e risate, la severità del maestro che ci metteva a tacere quando non apprendevamo nella scatola magica del sapere, i colori delle stagioni che sprigionavano sogni e desideri, gli odori della legna per scaldarci quando fuori era freddo, l’amore per la natura condiviso e dove proprio tra i campi di agosto hai deciso di fiorire a nuova vita. Sai Mauro, noi ci siamo tutti ritrovati dopo cinquant’anni ed è stato magnifico, il tuo posto era vuoto, ma non ti abbiamo dimenticato e con questo racconto vogliamo dirti che sei rimasto nei nostri cuori, con un amore senza tempo che ci unisce per l’eternità”.
Foto: Associazione Culturale Micciani Unita e Angelo Caprioli di Vallecupola ©