Il Tar del Lazio ha confermato la sospensiva relativa alla revoca in danno della concessione delle autostrade laziali ed abruzzesi A24-A25 alla società Strada dei Parchi. Fino all’udienza di merito del 20 settembre prossimo, Strada dei parchi Spa, concessionaria delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25 dovrà comunicare ogni atto relativo all’attività di gestione al Ministero per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, all’Anas, ma soprattutto all’avvocato Marco Corsini, commissario straordinario nominato dal Governo per interventi urgenti per il ripristino e la messa in sicurezza delle due tratte autostradali che assume “funzioni di costante supervisione e diretta ed assidua vigilanza in ordine alla attività gestionale interinalmente posta in essere da Strada dei Parchi, con obbligo di immediata segnalazione al ricorrere dei necessari presupposti”. È quanto stabilisce l’ordinanza del Tar del Lazio nel confermare la sospensiva.
Lo Stato che vuole rientrare in possesso dell’infrastruttura per affidarla ad Anas alla luce di una gestione non efficace quindi potrà controllare ed intervenire se emergessero problematiche. “Ritenuto – scrivono i giudici amministrativi – che la coniugazione delle suindicate esigenze (mantenimento della continuità gestionale; garanzia della sicurezza della circolazione autostradale) possa trovare attuazione attraverso la individuazione dei seguenti obblighi: in capo a Strada dei Parchi, di trasmettere al predetto organo commissariale (nonché ad ANAS ed al competente Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili), con carattere di immediatezza, ogni atto e/o determinazione involgente attività gestionale e/o manutentiva, segnatamente ove involgente interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture; in capo al Commissario straordinario, di assicurare un altrettanto immediato – quanto puntuale – monitoraggio dell’attività posta in essere dal Concessionario”. Il Tar ha confermato la sospensiva per assicurare la continuità gestionale e, qualora nel merito avesse ragione lo Stato, per un passaggio di consegne più puntuale e organizzato, e per preservare la solidità di Sdp, del gruppo industriale Toto che la controlla, e dei livelli occupazionali on considerazione dei circa 800 dipendenti.
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