«Le notizie di questi giorni riguardanti l’inchiesta della Procura della Repubblica sulla cessione del 40% delle quote ASM, ha portato alla luce anche il “giallo” del documento dei Revisori dei conti protocollato cinque mesi dopo la sua stesura. La relazione, da ciò che ci risulta, era stata presentata a maggio dello scorso anno dal Collegio dei Revisori dei conti, ma mai protocollata. Solo il 1° ottobre 2012 il documento indirizzato all’ex Sindaco Emili è stato registrato in entrata, e questo solo per l’insistenza del Sindaco Petrangeli». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale di Rieti, Giampiero Marroni. «In quella relazione i revisori evidenziavano che a loro avviso la procedura di vendita del 2% delle azioni alla Azimut non era regolare. E’ chiaro che l’indagine dovrà fare il suo corso, senza condanne preventive, ma il punto che mi preme sottolineare riguarda l’atteggiamento tenuto dal Sindaco e dalla nuova amministrazione nel chiedere, con forza, che quella relazione uscisse allo scoperto dopo essere rimasta chiusa nei cassetti per cinque mesi. Questo fatto dimostra che l’Amministrazione comunale, guidata da Simone Petrangeli, intende operare in piena trasparenza, senza “sospensioni di atti”, lanciando un messaggio forte e chiaro alla Città: non c’è posto per la politica dei giochi e dei giochini. E tutto questo non è cosa di poco conto, in un momento in cui i cittadini reclamano, giustamente, atti trasparenti e puliti. Sull’indagine posso solo dire che nel 2005, nelle vesti di consigliere d’opposizione, insieme ad altri consiglieri, avevamo denunciato in Consiglio e nelle Commissioni, la nostra netta contrarietà alla vendita a un privato di quelle azioni, dichiarando quell’operazione “una svendita”. Fu presentato dai gruppi dell’allora opposizione anche un ricorso al TAR, e diversi esposti alla Corte dei Conti, ma il centrodestra, come in tante altre occasioni, ripeteva che eravamo dei “disfattisti e dei signornò”. Perciò i fatti venuti alla luce oggi, rispetto alla vendita del 38% del capitale di ASM, e sulla successiva e più recente vendita del 2% alla Azimut, furono denunciati dall’opposizione e dalle Organizzazioni Sindacali dell’Azienda, che già all’epoca avevano posto numerosi dubbi rispetto a quell’operazione. Questi sono fatti reali che permettono di rivalutare l’azione politica dell’opposizione di quegli anni, spesso criticata per partito preso, ma che ha portato avanti battaglie scomode e difficili, e le vicende che ci troviamo a commentare oggi ci danno ragione». Foto: Emiliano GRILLOTTI © 11 Marzo 2013