Domenica 24 luglio torna a Montenero Sabino “Santuario a porte aperte“, la giornata evento per salutare la conclusione della nuova campagna di scavi archeologici avviata all’inizio del mese presso il santuario romano della Dea Vacuna in località Leone. Dalle ore 17:00 alle ore 20:00 il sito archeologico e i reperti rinvenuti, temporaneamente esposti presso i Giardinetti della Chiesa di San Cataldo Vescovo, saranno accessibili al pubblico. Sul posto saranno presenti, oltre alle autorità, i docenti dell’Université Lyon 2 che hanno coordinato la campagna: Aldo Borlenghi, Marylise Marmara (archeologa e corresponsabile scientifica), Bérénice Chamel (antropologa), Lucie Motta (ceramologa) e Anne Schmitt.
Lo scavo, avviato nel 2019 e giunto alla quarta edizione, è svolto dal Comune di Montenero Sabino in convenzione con l’Université Lyon 2 e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti. La missione di quest’anno si è concentrata su uno dei grandi ambienti (circa 25 m2) dell’edificio repubblicano, e in particolare sul mosaico a rombi del pavimento: un grande pannello centrale raffigurante un fiore a sei petali realizzato con tessere di pochi millimetri. Le indagini hanno poi interessato le sepolture; gli scheletri prelevati, alcuni dei quali saranno esposti nella giornata di domenica, sono stati sottoposti a studi antropologici.
Parallelamente, la presenza di un grande strato di tegole e coppi romani ritrovati in un angolo della terrazza sembrerebbero indicare l’esistenza di un edificio sconosciuto sulla parte più alta della collina. Il prelievo delle tegole è in corso per avere più informazioni. Un saggio importante compiuto sul grande muro monumentale di terrazzamento ha rimesso infatti in questione l’antichità di queste strutture. Contestualmente, continua lo studio del materiale ritrovato nella grande fossa votiva del III sec. a. C.
“Gli scavi dell’anno prossimo – spiega il professor Aldo Borlenghi a capo del team – si concentreranno maggiormente sul grande edificio e su altre probabili fosse votive”. Il progetto che vede coinvolti ogni anno gli studenti francesi dell’Université Lyon 2, proseguirà fino al 2024. “La giornata a porte aperte – afferma il sindaco Lavinia De Cola – rappresenta un momento di confronto di estrema importanza per la comunità e per tutto il territorio in un’ottica di partecipazione e condivisione, che consente oltre che di conoscere le novità scientifiche prodotte, di valorizzare il lavoro svolto quotidianamente dai ragazzi e dai loro docenti”. Peraltro, essendo il sito chiuso e ricoperto nel corso dell’anno, l’open day costituisce un’eccezionale occasione di visita.
Foto: Comune Montenero ©