In questa edizione numero nove la Passione Sostenibile di Frasso Sabino ha contagiato l’Italia intera. Dalla Puglia alle Marche, dall’Emilia Romagna, alla Basilicata, al Lazio la passerella più green dell’estate non ha deluso le aspettative di pubblico e giuria lasciando la sua indelebile impronta green. 13 gli abiti in gara realizzati esclusivamente con materiali di scarto e rifiuti.
Sul primo gradino del podio Donata Claps di Cancellara in Basilicata. “Patria”, il suo abito ispirato al costume nazionale ucraino, è un grido contro la guerra. La guerra che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo contro la pandemia, la guerra insidiosa e mordace che si combatte in un paese che sembra tanto lontano, ma invece è vicino a tutti noi. L’abito ha conquistato pubblico e giuria con la sua gonna a semi ruota rossa ricavata dalla copertura di un ombrello dismesso cucito a mano, di giro in giro, con trecce di spago ricavato da balle di fieno. Secondo posto per il team della sartoria sociale KORE. Joy Fumi Akinseye, Sundus Saeed, Valentina Ferrari, modelliste e designer, hanno emozionato con il loro “Battito d’Ali” che racconta la leggerezza di un volo di farfalla, il suo inconfondibile profumo di estate ma, allo stesso tempo, la minaccia costante della sua estinzione. Per ricreare i motivi e i colori unici delle ali le artiste hanno sperimentato tecniche di manipolazione dei tessuti, cucito astratto, e sovrapposto diversi livelli e trasparenze di plastica riciclata.
Doppio successo per le “Vive e Cattive Show” colleghe di lavoro, amiche, complici arrivate a Frasso dall’Emilia Romagna con il loro “Gli opposti si attraggono”, realizzato con film in resina di colore nero, scarto di stampa termica, pellicola litografica. Le artiste si sono aggiudicate sia il terzo gradino del podio che il premio “Passione sostenibile”, assegnato per la forza green del messaggio che hanno portato in passerella da Monica Facchin, biologa ed educatrice ambientale, in rappresentanza del circolo Legambiente Bassa Sabina, partner della manifestazione. Di tutti gli scarti prodotti nell’azienda dove lavorano, si occupano di packaging e stampa digitale, le artiste sono riuscite davvero a non buttare via nulla, trasformando pellicole e lastre litografiche nell’ abito da sera che tutte le donne vorrebbero indossare.
In giuria a decretare la vittoria degli artisti, insieme al televoto del pubblico, Leonardo Tosti vicepresidente Federmoda, ospite d’onore di questa nona edizione. Tosti ha sottolineato il valore unico dello stile e della qualità della moda made in Italy e l’importanza della riconquista del primato produttivo che le spetta. A lui il compito di assegnare un premio speciale all’abito che si è distinto per la qualità sartoriale e la fattura. Il premio, dieci lezioni di moda e sartoria presso l’Accademia di Moda Sabina, partner della manifestazione, è stato assegnato a Donata Claps.
Presidente di giuria Silvia Romano marketing manager di Green Me, magazine di riferimento in Italia sui temi del benessere, dell’alimentazione e del green living, media partner di questa nona edizione. A chiudere il parterre di giurati Arianna De Biase, Fondatrice del progetto DRESS ECODE per una moda più green ed etica, Lucrezia Carnevale, giornalista e autrice per magazine e riviste online esperta di glamour, gossip e TV e Monica Facchin per Legambiente Bassa Sabina.
A rendere indimenticabile la serata la suggestiva scenografia realizzata dalla Pro Loco di Frasso Sabino: “Forze della Natura”. Per due mesi il team artistico della proloco con la collaborazione di tutta la comunità frassarola ha raccolto e trasformato oltre 5000 bottiglie di plastica e ombrelli dismessi in veri monumenti alla natura, costruiti modificando ciò che la minaccia: una cascata, una colata incandescente di lava, alberi verdi, creature marine. Il messaggio unanime che ha letteralmente immerso il pubblico durante la serata è: dai rifiuti che ormai ci circondano può e deve nascere vita nuova. A tutti noi il compito agire, anche con gesti piccolissimi, come gettare correttamente i rifiuti ogni giorno nelle nostre case, per rendere possibile questo cambiamento.
La serata, condotta dall’insostituibile voce di Radio Company Viviana Rapisarda, è stata accompagnata dalla cena preparata dalla Brigata di cucina della proloco. Ogni ingrediente proposto nel menù, dai paccheri in grano monococco, all’uovo alla Cracco è stato scelto con estrema cura a sottolineare come il rispetto per l’ambiente inizia da ciò che facciamo ogni giorno, cominciando dai prodotti che portiamo quotidianamente in tavola. Non dobbiamo avere timore di sperimentare e provare ad utilizzare quegli ingredienti di cui ancora non conosciamo il sapore ma che ci riavvicinano alla nostra terra.
In apertura di serata un video omaggio a tutti gli artisti che in queste nove edizioni hanno presentato le loro creazioni a Sfilata Frasso. Alcuni abiti, realizzati nel corso degli anni, hanno viaggiato fino in Campania dove lo sguardo di Nunzia Esposito, fotografa e filmmaker, li ha re immaginati nella natura da cui sono stati ispirati. Ne è nato “Armonia”, un inno all’amore, al rispetto e alla speranza con i testi di Simona Maresca, le foto di Nunzia Esposito e il coordinamento artistico di Serena Benedetti.
Siamo un corpo solo se non suoniamo insieme! Ci vediamo l’anno prossimo. Un ringraziamento speciale a tutti i partner e sostenitori della manifestazione: l’Accademia di moda sabina, GREEN ME, LEGAMBIENTE BASSA SABINA, MATISSE I PARRUCCHIERI, VIVI IN BENESSERE, IL PETTINE MAGICO DI SILVIA CARBONI, SONIA LA PARRUCCHIERA , FRANCESCA COLASANTI
Foto: Francesco Franceschi ©