(di Maria Bandini) Il ringraziamento di una lettrice di Rietilife, Federica, che da anni affronta il dramma della malattia del figlio. Federica, dipendente Emec, vuole rivolgere un sentito grazie ai suoi colleghi che le hanno regalato le proprie ferie per far sì che la donna potesse trascorrere più tempo possibile con il figlio. Tempo, che si sa, quando si deve affrontare alcune problematiche è fondamentale. Circa 400 i giorni di ferie accumulati da Federica grazie ai colleghi, c’è chi ha donato un giorno, chi una settimana, chi 10 giorni, nessuno si è risparmiato per aiutarla.
LA LETTERA
“Nella vita capitano cose, belle o brutte, meravigliose o terribili. Quando capitano quelle terribili e improvvise la prima sensazione è di un pugno fortissimo allo stomaco che ti lascia senza respiro. Quella sensazione di dolore e di non respirare non ti abbandona. Cerchi di prendere aria, di trovare la forza, ma quel senso di oppressione non ti lascia più, lo senti fisso e tremendo al centro del cuore. Da due anni e mezzo circa la nostra vita è finita, mio marito ed io cerchiamo in ogni modo di reagire e di attaccarci ad ogni piccola speranza, e ciò con cui combattiamo di più è il tempo, perché non ne abbiamo molto e dobbiamo fare il possibile per vincere questa corsa contro di lui. Come sapete tutti purtroppo a mio figlio Nicolas è stata diagnosticata una malattia terribile, di quelle che non dovrebbero esistere e che soprattutto non dovrebbero attaccare i bambini. A 14 anni la sua vita è stata stravolta da tanta sofferenza, continue cure fino ad arrivare a muoversi con una sedia a rotelle e a comunicare solo con appositi strumenti. Vi lascio immaginare il suo trauma: non andare di persona a scuola ma farla dietro ad un computer, non poter più uscire con gli amici se non accompagnato da me o suo padre, continui cicli di radioterapia e chemioterapia. Una vita interrotta! La sua e la nostra preghiera è che il Signore ci doni tempo, quel tempo prezioso per permettere alla ricerca di trovare la cura che salverà Nicolas e tempo prezioso per permettere a noi di stargli vicino fino all’impossibile! Vengo al punto… Miei amati colleghi, dell’Emec S.r.l di Rieti, azienda in cui lavoro, siete stati capaci di regalarmi uno dei doni più preziosi: il tempo! Mi avete regalato le vostre ferie, il vostro tempo libero, quello che accumulate con fatica e sacrificio durante l’anno, per godervi il meritato riposo. Con naturalezza, ci avete rinunciato e lo avete donato a me! Il vostro cuore grande mi ha lasciato senza parole, siete stati il “respiro” che mi serviva, il “tempo” di cui avevo bisogno. Il mio grazie non basta ad onorare il vostro gesto, ma ve lo porgo con il cuore colmo di gratitudine, da parte mia, della mia famiglia e soprattutto da parte di Nicolas, saremo sempre in debito con tutti voi. Siete stati meravigliosi! Grazie di vero cuore. Federica”.
Foto: RietiLife ©