(di Christian Diociaiuti) “Credevo di aver concluso il mio percorso politico in questi ultimi 5 anni, così ho svolto la mia attività professionale di medico. Ma poi ci siamo trovati con un gruppo di persone e mi è stato chiesto di dare il mio contributo”: Paolo Bigliocchi torna in Consiglio Comunale e lo fa all’opposizione col Pd, scelto da 310 elettori. Ex sindaco con il Psi a inizio Anni ‘90, Bigliocchi è stato ospite de La Rana nel Pozzo condotta da Emiliano Grillotti e disponibile su RietiLife Tv, Facebook e Instagram.
La nuova Giunta? “Una logica di equilibri, sono state fatte scelte dal sindaco che hanno fatto scalpore, in discontinuità con chi lo ha preceduto – dice Bigliocchi – tra Sinibaldi e Cicchetti c’è una differenza sostanziale: il primo è un pollo d’allevamento, il secondo ruspante. Cicchetti si è fatto da solo, Sinibaldi è stato costruito per questo. Molte cose le vedremo nei prossimi giorni. Come la delega per l’identità locale: o parliamo di qualche sagra da istituire o vedremo quali sono i contenuti. Una novità assoluta”.
Poi i temi scottanti, Roberto Donati e Letizia Rosati, il primo fuori dai giochi, la seconda assessore alla Cultura con polemica per le parole su gay e pedofilia. “Roberto Donati è vittima di una guerra tra chi era per Sinibaldi e chi per Emili alla guida della città. Ma ha svolto con dignità il suo compito”. E su Rosati, Bigliocchi commenta: “Nega un mondo e i relativi diritti. Un Pillon locale di cui non sentivamo la mancanza. Questo è il momento del capire e del confronto”. E sulla sinistra, Bigliocchi non ha dubbi: “Bisogna ripartire da capo, magari dai tanti giovani che si sono avvicinati in questa tornata elettorale. A noi spetta il compito di fare una sana, seria e corretta opera di minoranza in Comune”.
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